Al Giornale: «Il rischio è pensare che siamo così forti da prendere alla leggera gli impegni futuri. La vittoria di Marotta? Sì ma non sottovalutiamo Zhang”
Db Milan 07/11/2023 – Funerali di Luisito Suarez / foto Daniele Buffa/Immagine nella foto: Massimo Moratti
Massimo Moratti intervistato dal Giornale, a firma di Stefano Arosio. Ecco cosa ha detto il presidente nerazzurro a proposito del triplete.
Presidente, a distanza di pochi giorni, quanto sono più dolci le parole e i pensieri?
Moratti: «All’inizio il bello sta nel raggiungere l’obiettivo. Poi ne prendi coscienza, ne capisci il significato, quando ti svegli vedi che è tutto concreto, tutto positivo. E lo è ancora di più quando ti rendi conto che hai corso il rischio di non rendertene conto”.
Ora qual è il rischio?
«Quello di pensare che siamo così forti da prendere con leggerezza gli impegni futuri. Certo, non lo si fa consapevolmente: ma la vittoria ti mette nella condizione di sentirti superiore. Siamo stati superiori, ma ogni anno le cose cambiano. Anche il Napoli dell’anno scorso sembrava imbattibile”.
Inzaghi poco più di un anno fa sembrava traballante, poi una finale di Champions e la seconda stella. Qual è il merito più grande?
«Il lavoro, la dedizione, la serietà e la pazienza che aveva. Inzaghi è stato molto bravo, ma non sorprende: non è stato un lampo, la costruzione del successo è arrivata mattone dopo mattone”.
Una vittoria anche per Marotta…
«Sì, certo, ma non sottovalutiamo il presidente. Perché poi prende le decisioni”.
Parliamo di un ex dell’Inter come Pioli. Lui o il club sono più pazienti nel dargli pazienza?
Moratti: «Seguo il Milan conta relativamente. Si è comportato bene, ma la gente giustamente vuole di più. Bisogna lasciare un sogno alla gente, il calcio è tanto seguito anche per questo. Avere un sogno è anche un rischio ed è possibile che la pazienza finisca”.
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