“Quando nel non troppo lontano 2020 lanciavamo l’allarme sull’insensatezza di avviare una serie senza scrupoli di attività commerciali in un numero così esagerato per una città, figuriamoci per una via come Via Bertini, venivamo battuti come civette antiprogressiste che ha preferito l’età della pietra all’evoluzione di quello che veniva sponsorizzato come il vantaggio assoluto della concorrenza, un vantaggio a favore del cittadino consumatore ma anche del lavoratore che avrebbe così nuove opportunità di lavoro su cui poter contare”. Questa la posizione assunta dal comitato NoMegastore di Forlì. “Il vicesindaco ci ha rassicurato, nessuna chiusura negli ultimi anni, quindi di cosa volete preoccuparvi? Questo è quello che ci preoccupa da sempre: quello che sta accadendo al Crai di via Balzella, una nuova destinazione d’uso che abbasserà ulteriormente l’asticella della qualità dei prodotti commercializzati e che soprattutto abbandonerà lavoratori non più adatti al lavoro. queste nuove forme commerciali, lasciandoli in balia di un mercato che non ha certo come obiettivo quello della tutela dei lavoratori”.
“Dopo aver mantenuto un’attiva manifestazione davanti al supermercato già da martedì scorso, i lavoratori e i loro sindacati più stretti la porteranno lunedì 29 aprile alle ore 9 in piazza Morgagni, convocati in Provincia per l’apertura di un tavolo istituzionale molto importante in cui auspichiamo che la sorte di questi nostri concittadini si risolva in maniera favorevole – spiega il comitato – chiediamo all’amministrazione nella figura del sindaco Zattini e del vicesindaco Mezzacapo di intervenire e di stare al suo fianco, per agire questa volta per promuovere il comune Bene”.
“È stato sbagliato non invertire la rotta quando ancora era possibile farlo e questi sono i risultati. Come si sente nei confronti di questi lavoratori il vicesindaco, così ottimista su questi nuovi posti di lavoro? Il 1° maggio è vicino e lunedì noi di NoMegastore porteremo ancora la nostra solidarietà perché il lavoro è un diritto e la vicinanza a chi rischia di perderlo a causa di scelte avventate è un dovere”.
