Ragazza 18enne di una scuola di CASERTA nominata Alfiere della Repubblica da Mattarella. STORIA – .

Ragazza 18enne di una scuola di CASERTA nominata Alfiere della Repubblica da Mattarella. STORIA – .
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CASERTA – “Aiutare gli altri è la cosa più bella per me e mi viene naturale. Certo qualcuno mi critica dicendo che sto sempre in mezzo come un prezzemolo, ma non importa; vedere i miei compagni terminare gli studi con me, e ringraziarmi per il sostegno che ho dato loro, è una cosa che mi riempie di gioia”.

Con la spontaneità e la freschezza tipiche dell’adolescente, Emanuela Tessitore, 18enne di Succivo, racconta all’ANSA il percorso che ha intrapreso per diventare Alfiere della Repubblica, onore di cui aveva sentito parlare ma di cui non sapeva aspettarsi di ricevere, anche perché aiutare i compagni durante la pandemia non era stato un sacrificio.

Emanuela frequenta l’ultimo anno del liceo Mattei di Caserta, indirizzo socio-sanitario. “Il mio è un carattere molto altruista, ereditato dalla mia nonna paterna.” Tuttavia, il suo costante impegno affinché i suoi compagni di classe non si perdessero durante il lockdown non poteva passare inosservato. La sua maestra Giuseppina Gallo scrisse in una lettera ciò che aveva visto fare a Emanuela, e la inviò al Quirinale perché le concedessero l’onore.

“Mercoledì mentre ero in classe è venuto il professor Gallo e mi ha detto che ero stato nominato Alfiere della Repubblica; Sono rimasto senza parole, incredulo, emozionatissimo. L’insegnante mi ha parlato della lettera; La ringrazierò sempre, così come ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è un esempio per tutti noi”.

Per un attimo Emanuela ha pensato a cosa aveva fatto nel 2020 la seconda delle superiori per i suoi compagni di classe, come Letizia e Manuele, “che durante il lockdown non volevano collegarsi da remoto, perché pensavano fosse inutile.

Li chiamavo sempre e se non si collegavano avvisavo i loro genitori; Non potrei sopportare che alcuni dei miei compagni restassero indietro e si demoralizzassero”.

Emanuela ha aiutato molto anche Elisabetta, compagna disabile, supportandola soprattutto nelle lezioni di matematica. “Abbiamo parlato e io ho messo al centro le carte da gioco napoletane, invitandola a contare. È un po’ timida, ma era felice che io la aiutassi; Ho sempre rispettato il suo carattere e anche oggi in classe, anche se tende un po’ a isolarsi, cerco sempre di includerla in tutte le attività che facciamo”.

In questi anni di liceo Emanuela è stata rappresentante di classe, rappresentante d’istituto e membro del consiglio provinciale; “grazie a questi ruoli ho conosciuto tanti ragazzi con difficoltà, e ho sempre detto a tutti di non mollare, di andare avanti”.

Il futuro di Emanuela sono gli esami di maturità. “Vorrei diventare infermiera” confessa, “ma sarà comunque un lavoro per gli altri e a contatto con gli altri” conclude.

 
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