Sulla copertina del volume che celebra i primi 125 anni del Resto del Carlino, c’è scritto che i giornalisti passano le notti a scrivere la storia. È l’immagine che emana il fascino di una professione che quando la scegli lo fai con la certezza di fare il lavoro più bello del mondo. È un’immagine evocativa e in molti casi è certamente vera. Ma ci sono delle eccezioni che vale la pena raccontare. La sera del 2 dicembre 2021 la redazione del Carlino Cesena aveva spento le luci prima del solito. A parte la notte, era quasi ora di una seconda cena ai tavoli di un ristorante. Il ristorante, appunto. La sera del 2 dicembre 2021 la redazione del Carlino Cesena si è riunita in una saletta di Ponte Giorgi. Nessuna eccitazione per la corsa finale verso la chiusura delle pagine, nessun telefono acceso e nessun aggiornamento dell’ultimo minuto.
Eravamo tutti lì, sorridenti mentre guardavamo il pacco al centro del tavolo e l’uomo che armeggiava per aprirlo.
L’uomo è Luca Serafini, la confezione contiene una maglia del Cesena Calcio autografata da tutta la squadra.
Il suo cognome è stampato sul retro, sopra il numero uno. Perché Serafini è il numero uno.
E non si tratta di lusinghe nei confronti del collega che probabilmente più di ogni altro ha fecondato il pelo sulla pancia di chi scrive queste righe qui, ora. Certamente non optando per il velluto, ovviamente, perché non è così che insegna a se stesso a “passare le notti a scrivere storia”. Meglio l’irruenza burbera, ma anche molto bonaria, di chi non risparmia nulla, perché sa che così si impara sul serio.
Serafini si è ritirato dopo aver lavorato oltre trent’anni dietro le scrivanie della redazione del Cesena e in circa 145 stadi d’Italia, dai palazzi agli armadi, al seguito del Cavalluccio. Ha visto e scritto di tutto, raccontando gioie e delusioni, promozioni e fallimenti, con lo spirito di chi non cerca di compiacere chissà chi e chissà quale alto livello, ma di dire la sua con onestà, competenza e credibilità. . al lettore.
Per la prima volta dal 1990, il 30 marzo 2024, Serafini ha assistito a una partita decisiva del Cesena senza avere le mani su una tastiera.
