TREVISO – Lo aveva annunciato una settimana fa, quando ilAutovelox guasto sulla tangenziale a Treviso si era innescato un effetto valanga. E ora ha mantenuto la promessa. L’associazione nazionale Best Protection denunciato le istituzioni per l’utilizzo di rilevatori non omologati e una serie di altre “condotte omissive perpetrate a danno della collettività”, suggerendo che vi siano margini per contestare la danno al tesoro.
GLI ESPOSTI
La denuncia è arrivata sulle scrivanie delle più alte cariche dello Stato: da Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Il premier Giorgia Melonipassando per i presidenti della Corte Costituzionale e della Cassazione. E ancora: i ministri Carlo Nordio (giustizia), Adolfo Urso (imprese e made in Italy), Matteo Salvini (infrastrutture e trasporti) ei presidenti di Camera e Senato. Al di là Consiglio di Stato E Corte dei conti. L’associazione, paladina dei consumatori e delle microimprese, porta avanti da anni una battaglia legale contro gli autovelox. Lo chiede lo Stato a una migliore protezione indagare le azioni di tutti gli attori coinvoltia partire dalle imprese fornitrici delle apparecchiature per non aver richiesto al MISE il rilascio dell’a certificazione metrologica. L’indice è puntato anche contro il Ministero dei Trasporti, colpevole, secondo l’associazione, di aver omologato rilevatori non omologati. Sotto accusa sono anche i prefetti di tutta Italia ha autorizzato l’installazione di dispositivi poi risultati non conformiforze di polizia locali, comuni e magistratura.
LE RICHIESTE
«Chiediamo opportuni approfondimenti e indagini – si legge nella denuncia – per individuare e reprimere comportamenti attivi o omissivi a danno della comunità o del singolo, adottando misure contro tutti coloro che ne saranno ritenuti responsabili”. Non solo. L’associazione ribadisce le richieste già formulate nel febbraio dello scorso anno e cadute nel vuoto: disattivare gli autovelox non omologati per autoprotezione sospendere le sanzioni agli automobilisti fino a quando non saranno sanate le lacune normative, valutare strumenti alternativi garantire la sicurezza stradale e aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori. «Restiamo a completa disposizione delle autorità per individuare soluzioni concrete per garantire un’effettiva sicurezza stradale» precisa l’ presidente dell’associazione, l’avvocato Emanuele Dalla Palma.