“Accuse ridicole di Morselli, bisogna dare priorità ai programmi” – .

Gelo. Non mancano le tensioni in questa campagna elettorale che è ancora nella sua fase iniziale. I profili, soprattutto dei candidati sindaco, sono sostanzialmente sviscerati, tra sospetti e conflitti già esistenti. Sicuramente ha attirato molta attenzione la candidatura dell’ingegner Grazia Cosentino, ex dirigente comunale e poi responsabile tecnico degli Impianti Srr, per via del ruolo ricoperto nella società in house che si occupa del servizio rifiuti. È stato l’ex presidente della Regione, il leader dell’Mpa Raffaele Lombardo, a parlare di “governi ombra” delle SRR, in relazione ai candidati sostenuti da queste aziende. Cosentino fin dall’esordio ha escluso qualsiasi anomalia ma i disaccordi non mancano. L’assessore ai Lavori pubblici Romina Morselli, anche con un recente post sul suo profilo Facebook, ha lanciato un appello ad evitare candidature scomode, da più profili. Questa settimana lei è tornato sull’argomento, riferendosi proprio all’ingegner Cosentino, leader dell’ampio patto di centrodestra moderato. “Non pensavo che potessimo scendere così in basso in questa campagna elettorale. Le accuse che mi ha rivolto l’assessore Morselli sono semplicemente ridicole, perché false e ingiustamente denigratorie. Il mio passato professionale è impeccabile e solo chi è in malafede può alludere il contrario. Così facendo l’assessore Morselli – dice Cosentino – ha perso un’occasione unica, quella di riscattarsi dai violenti attacchi che ha ricevuto e di difendersi dalle accuse che le sono state rivolte in relazione ai recenti e meno recenti scandali che hanno coinvolto l’attuale amministrazione. La Morselli, mossa esclusivamente dai peggiori sentimenti che la politica ci ha mostrato e preoccupata di restare in questa competizione elettorale del tutto isolata, ha dato sfogo alla sua rabbia e alle sue ansie personali”. Nei giorni scorsi l’assessore ha sottolineato anche che la campagna elettorale in corso “non è ad armi pari”. Intorno ai candidati, sia al consiglio comunale che alla poltrona di sindaco, non mancano voci e appelli, espressi in modo più o meno diretto. La stessa commissione nazionale antimafia, sulla base di un protocollo preciso, che però non è obbligatorio, ha chiesto a tutte le coalizioni di inviare liste e nomi di coloro che sono pronti a candidarsi alle urne di inizio giugno.

 
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