di Mario Mariano
Questa volta almeno, al di là della sconfitta, c’è una buona dose di dignità, che è mancata negli ultimi tempi. Questa volta nessuno ha dimostrato di essere sottomesso ad una squadra che gioca ad occhi chiusi. La differenza tra Perugia e Cesena c’è e si vede, ma si vede anche la voglia di giocarsela, di rincorrere l’avversario, quindi non è un caso che i due gol del primo tempo arrivino su calci piazzati e in Nella seconda metà l’intensità rallenta su entrambi i fronti. Resta la dignità, che è un valore che va preservato e deve essere mantenuto anche negli impegni futuri. Sarebbe già un buon punto di partenza.
Palline da flipper Claudio Sciurpa si era accreditato per la partita al Manuzzi ma nessuno lo ha visto, accanto a Santopadre c’era il fedelissimo Lombardi e così si sono diffuse le ipotesi più diverse: possibile che sia sfuggito dopo gli attestati di stima e amicizia dei giorni scorsi? Qualcosa deve essere successo di sicuro perché il merito è rimasto al botteghino. Mettere ordine al Perugia Calcio è un’impresa titanica: appena si prova a fare un’analisi si viene clamorosamente smentiti, soprattutto perché le idee sono poche e contraddittorie. Come le palline di un flipper che impazziscono senza direzione. Quello che è successo in questi anni riguardo alla governance ha dell’incredibile e i risultati si sono visti. Si dirà che anche ad altre latitudini succedono le stesse cose e in larga misura è così, ma non si può pensare di distinguersi adottando un metodo che non esiste. Andare da Castori a Formisano è come ordinare un piatto di pesce e sentirsi servire una porzione di insalata. Non è la stessa cosa, non solo per ragioni di età. Cambiando ogni anno il direttore sportivo, il tecnico che sonda il mercato e poi condivide le scelte con la società ci permette di dire prontamente “no, questa scelta non è mia, avrei tenuto quel giocatore”, facendo così lo scaricabarile la filosofia si rafforza sempre più. Sono stanco, sono stanco, lo sanno tutti: ripeterlo in ogni angolo non serve a niente se non ti riposi. Se la città resta sconvolta da decisioni prima annunciate e poi annullate insieme ad altre in senso contrario, come è possibile credere ad ogni tentativo di cambiamento di comportamenti? Non si può vivere alla giornata in nessun campo della vita, non si va sotto i riflettori per sostenere una candidatura amichevole e poi, anzi, clamorosamente smentirla… (il riferimento ovviamente a Claudio Sciurpa). Si fa molto per costruire e poi in poco tempo si corre il rischio di essere ridimensionati. Chiunque abbia necessità di chiarire, spiegare e far conoscere lo stato dell’arte è invitato a farlo.
