Mister Bruno Trocini si presenta in sala stampa insieme a tutto il suo staff, dopo la vittoria sulla Sancataldese:
“A fine anno volevo ringraziare pubblicamente le persone che mi hanno accompagnato in questa stagione dura e difficile, che non è assolutamente finita, ma penso che il momento giusto per parlare di queste cose sia adesso e non più tardi. Queste sono le persone di cui ho parlato qualche giorno fa quando dicevo di aver trovato persone brave e preparate, e voglio presentarvele e vorrei che sentiste dalle loro voci anche le loro impressioni sulla gestione degli infortuni e dei carichi di lavoro “
E poi presenta, uno per uno, tutti gli uomini del suo staff: il preparatore atletico Giuseppe Saccà, il vice allenatore Massimiliano Ginobili, il preparatore dei portieri Nino Liuzzo, i recuperi infortuni Alessandro Infortuna e Paolo Albino e il match analista Danilo Polito.
“Ho voluto che fossero qui vicino a me oggi perché durante l’anno non ho mai parlato di loro ma oggi, pubblicamente, voglio ringraziarli”
La parola va proprio allo staff, poi, per comprendere le difficoltà incontrate nel corso della stagione.
Il preparatore atletico Borsa ha dichiarato “Dato che abbiamo vissuto una situazione incredibile, surreale. La prima cosa che ho detto al mister è stata “cerchiamo di uscire vivi da questo tour de force”, non c’era tempo per recuperare e quindi abbiamo cercato di sfruttare le partite come allenamenti e i pochi allenamenti che siamo riusciti a fare tra una partita e l’altra partite che abbiamo utilizzato per cercare di sistemare quei piccoli dettagli che ci avrebbero portato dove siamo oggi. Poi quando inizi a giocare una volta a settimana le cose cambiano perché cambia il carico di lavoro ma ti mancano ancora le basi dietro e la mancanza di preparazione iniziale. Stiamo attraversando questo periodo con serenità”.
Mentre Ginobili ha affermato “Il nostro problema era dover fare punti subito. Sapevamo che dovevamo essere pazienti ma allo stesso tempo sapevamo che ogni domenica e ogni mercoledì avremmo dovuto fare punti, quindi era davvero molto complicato. Dopo Natale abbiamo avuto la possibilità di lavorare per 15-20 giorni e lì abbiamo trovato una squadra fisica e tattica, un’intensità di squadra che non avevamo avuto modo di trovare prima”.
