“Volevo fermarmi nella mia Sardegna” – .

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Daniele Dessena omaggiato dall’Olbia con una targa commemorativa dopo la decisione di ritirarsi dal calcio giocato

28/04/2024 22:33

La partita persa contro la Spal non è stata solo l’addio dellaOlbia alla Serie C, ma anche l’ultima partita della Daniele Dessena: il centrocampista ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, con il club gallurese che ha voluto omaggiare l’ex giocatore del Cagliari con una targa commemorativa.

Dessena ha così commentato in sala stampa la sua decisione: “È difficile parlare in un momento come questo, dopo una retrocessione. È doloroso. Smetto di giocare perché è arrivata la mia ora, nonostante la retrocessione. Sento di aver dato tutto, ho raggiunto un obiettivo che forse non significa nulla per la gente, vista la retrocessione, ma il mio obiettivo era fermarmi in Sardegna dopo dieci anni a Cagliari e due anni qui ad Olbia. Mi sento come uno di voi. È una decisione che non significa abbandonare la nave o uccidersi, solo che credo di aver dato molto, parlo al singolare perché forse è la prima volta che sono egoista nella mia carriera, ma non so sto vivendo questo momento così. Capisco la rabbia dei tifosi ma rimarranno sempre nel mio cuore. Non voglio fare il leccaculo, non voglio niente, mi hanno sempre dato tanto fino alla fine. Poi tante cose si possono interpretare da fuori, ma io tengo molto alla maglia. Ci sono stati momenti durante l’anno in cui non dormivo ma queste sono cose che fanno parte del mondo del calcio. Sono deluso da come è andata la stagione, molto, ma penso che sia arrivato il mio momento. Voglio ringraziare tutti i miei compagni, mia moglie, mio ​​figlio Tommaso e il nascituro, che forse è l’unico rammarico che non mi vedrà giocare. Ringrazio tutta la mia famiglia. Penso di essere sempre stato un uomo, senza interessi personali, senza decisioni giuste o sbagliate ma sempre con la coscienza pulita e pulita con me stesso”.

decisione
“Ci pensavo già durante la stagione, era una cosa che mi logorava. Forse anche grazie ai risultati, visto che sei mesi fa ho firmato il rinnovo per altri due anni. Ma a 37 anni ti senti come se avessi dato tutto e vuoi farti da parte. Forse la sensazione di non poter dare qualcosa in più, ma anche se ci fossimo salvati credo che non avrei fatto una scelta diversa. Oltre alla possibilità di ripensamenti, queste cose non mi piacciono. Da oggi deve iniziare una nuova vita”.

Futuro nel calcio?
“Io mi vedo più come allenatore, ho già fatto il corso Uefa B ma ora vediamo poco a poco cosa fare. Dobbiamo ripartire da zero, con la stessa passione. La vita ti regala sempre qualcosa. E’ chiaro che ora bisogna superare quest’anno di forte delusione. Spero di vedere subito l’Olbia tornare tra i professionisti perché lo merita tutto il popolo, lo meritate voi”

Claudio Inconis

 
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