28 aprile 2024 10:56
di Alessio Zeno
Presidente dell’Associazione ‘San Valentino-Borgo Garibaldi’
Nei dintorni della Basilica di San Valentino il verde ha invaso quasi tutto. Il parchetto ha le panchine praticamente ricoperte di erbacce, il parcheggio davanti alla facoltà di Economia, proprio accanto alla basilica, ha l’erba altissima. Non parliamo del giardino di San Valentino, il grande parco abbandonato a poche decine di metri dalla basilica e dalla sede dell’istituzione del Cantamaggio: è completamente invaso da erbacce più alte di me. Mi dispiace che dopo proposte di valorizzazione e mantenimento artistico gratuito da parte dell’associazione Ipogeo San Valentino-Borgo Garibaldi, di cui sono presidente, d’intesa con altre associazioni e cooperative della zona, versa in uno stato di quasi totale abbandono.
Solo l’estate scorsa è stato effettuato un intervento gratuito di manutenzione del verde da parte di una ditta amica della nostra associazione, solo su nostra richiesta sono intervenuti i vigili del fuoco per tagliare i rami pericolanti che si trovavano proprio sul vialetto tra il parcheggio e l’edificio dell’ascensore. all’Università e alla Basilica del nostro Santo Patrono.
Abbiamo anche presentato ufficialmente un progetto di riqualificazione gratuito, realizzato da un architetto della nostra organizzazione di volontariato, ma ad oggi nessuna risposta. Sono state previste installazioni artistiche, panchine, luci, gazebo, tavoli, ecc. Dal muro prospiciente via San Valentino scende l’erbaccia che tocca la strada sottostante. Abbiamo anche presentato un progetto in cui un’azienda si impegna a regalare tante panchine al quartiere e abbiamo anche presentato delle simulazioni su come e dove verrebbero posizionate, su richiesta dei tecnici comunali.
Non so come si possa lasciare tutto abbandonato e senza manutenzione nei dintorni della Basilica del nostro Santo Patrono, rifiutando anche l’aiuto gratuito di associazioni, organizzazioni e cooperative locali. Mi auguro che i responsabili si impegnino per permettere a chi vorrà impegnarsi di valorizzare quest’area che altrimenti continuerà a rimanere abbandonata a se stessa.
