AGI – Si è conclusa senza incidenti o particolari problemi per l’ordine pubblico la manifestazione di protesta contro il G7 Clima, Energia e Ambiente a Venaria Reale, che si apre domani mattina alla Reggia e che ospiterà fino a martedì il forum che riunisce Italia e Canada, in Francia. Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Il corteo, dopo aver percorso le vie circostanti il centro e aver occupato per alcuni minuti la tangenziale di Torino, è tornato al parco Galileo Galilei da dove era partito. I manifestanti si danno appuntamento lunedì 29 aprile alle 19 davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche per una nuova azione di protesta, mentre Ultima Generazione ha annunciato un’assemblea che si terrà domani mattina alle 10 in piazza Vittorio Veneto a Venaria . “Contro il G7 su ambiente ed energia – si legge nei volantini distribuiti durante la manifestazione mattutina – promotore di una finta transizione ecologica. Contro le guerre e il genocidio in Palestina” e “Loro 7 noi al 99%” e ancora “Vogliamo decidere delle nostre vite e della tutela dei nostri territori”.
La marcia si è aperta con lo striscione “I governi del G7 stanno distruggendo il pianeta di tutti, stacchiamo la spina a questo sistema”. Poi sono seguiti striscioni con le parole “Eco-resistenza per cambiare rotta” e “Lottiamo contro le vostre guerre per difendere le nostre terre. Tu 7, noi il 99%”. Al corteo non c’erano la TAV, bandiere filo-palestinesi e uno striscione antimilitarista. “La pioggia non ci ferma – hanno spiegato al megafono i manifestanti – siamo qui perché non accettiamo una transazione ecologica imposta dall’alto e basata sulla menzogna e sul nucleare. Siamo qui per difendere i nostri territori”. Il corteo, dopo aver attraversato alcune vie del paese, si è diretto verso la tangenziale. I manifestanti hanno scavalcato il guard rail e hanno occupato la strada in direzione Torino. Il traffico verso il capoluogo piemontese è rimasto bloccato per una decina di minuti.
“Chi blocca il nostro futuro – hanno detto i manifestanti dal megafono – troverà centinaia di blocchi come questo di persone che non sono disposte a lasciarsi prendere decisioni sopra le loro teste”. “Abbiamo fatto molto bene – hanno detto – ci siamo ripresi la città ma non ci fermiamo qui, andremo avanti, non abbasseremo la testa”. I manifestanti hanno poi raggiunto l’imbocco della strada che conduce al Palazzo, presidiata dalla polizia, e hanno posizionato, davanti al cordone di polizia, le foto dei sette leader degli Stati che fanno parte del G7. Accesero un falò nel quale bruciarono le gigantografie.