Gli aumenti dei prezzi del caffè sui mercati internazionali rischiano di avere ricadute dirette sulle tasche dei baresi e degli italiani, portando ad un aumento del costo della classica tazzina al bar. Lo afferma Assoutenti, che fornisce i dati su prezzi al dettaglio e consumi. A Bari il prezzo in media è passato da 0,86 euro nel 2021 a 1,07 euro nel 2024. Con un aumento del 24% in tre anni. L’incremento maggiore in tutta Italia, solo dopo Palermo dove si registra un aumento del 28%. Ad Aosta i prezzi sono aumentati solo del 2,9%.
Il caffè espresso ha già subito continui aumenti di prezzo negli ultimi anni, al punto che oggi il prezzo medio di una tazzina consumata al bar è di 1,18 euro nelle principali città italiane – spiega Assoutenti – Solo 3 anni fa, nel 2021, il prezzo medio Il costo dell’espresso è stato di 1,03 euro: questo significa che gli italiani hanno già subito un aumento del 14,9% per quella che è una tradizione quotidiana irrinunciabile per milioni di cittadini.
Tra le principali città, Bolzano è quella che detiene il primato del caffè caro al bar, con un prezzo medio di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,31 euro) mentre Catanzaro, con una media di 0,99 euro, è la prima città più economica, superando così anche Napoli (1,05 euro) – analizza Assoutenti – Se però confrontiamo i listini odierni con quelli in vigore nel 2021, scopriamo che la provincia che ha subito i maggiori rincari è Pescara, con il prezzo medio in aumento da 1 euro a 1,28 euro con un aumento del +28%, seguita da Bari con +24,4%.
“Temiamo che i rincari del caffè possano portare nelle prossime settimane a rincari sia per le bevande al bar (caffè, cappuccino, ecc.) che per il caffè in polvere venduto nei supermercati – afferma il presidente Gabriele Melluso – Anche pochi centesimi di aumento darebbe un duro colpo alle tasche dei consumatori, considerando che in Italia vengono serviti nei locali pubblici circa 6 miliardi di caffè all’anno per un fatturato espresso di circa 7 miliardi di euro l’anno”
