Grande successo di pubblico per l’incontro “Quale futuro per i pini di Sanremo?”, tenutosi nei giorni scorsi al Floriseum di Villa Ormond a Sanremo, inserito nel ciclo Botanicando in occasione della manifestazione Villa Ormond in fiore. Il convegno è stato organizzato dall’associazione Amici del Giardino di Villa Ormond, in collaborazione con Ancos e Confartigianato Imperia.
Focus sul pino domestico in città e sulle nuove emergenze fitosanitarie come la cocciniglia. Si è poi parlato della gestione dei pini in ambiente urbano, dalle potature alle malattie e ai danni alle radici, delle criticità legate al manto stradale, del valore degli alberi, del rinnovamento del patrimonio arboreo tra costi e benefici.
L’incontro è stato aperto da Barbara Biale, Presidente di Amici del Giardino di Villa Ormond, e Silvana Ormea, Assessore alla Cultura del Comune di Sanremo, che hanno accolto il pubblico in sala.
Il professore. Fabrizio Cinelli, dell’Università di Pisa, esperto di arboricoltura e valutazione della stabilità degli alberi, ha poi tenuto una dettagliata relazione sul tema: “La gestione dei pini in città. È possibile la convivenza?”.
Ha poi parlato il prof. Enrico Pomatto, Dottore in Agronomo specializzato in Architettura del Paesaggio – Gruppo Giardini Storici, DISAFA e CSC – Università di Torino, che ha parlato del valore del giardino storico: metodologie di ricerca per il restauro nell’ambito del PNRR.
Infine Claudio Littardi ha illustrato il tema relativo ai nuovi insetti in arrivo oltreoceano: “Cocciniglia Tartaruga è alle porte della Riviera. Un nuovo insetto è arrivato da poco dall’Oriente, una nuova e grave minaccia per i nostri pini”.
Successivamente, all’esterno della struttura, ha avuto luogo una dimostrazione strumentale del protocollo di indagine per valutare la propensione di un albero al collasso. Non è mancata una passeggiata alla scoperta delle piante più curiose e misteriose di Villa Ormond.
Tutte le dame sono state omaggiate di piccoli fiori d’intreccio artistico, realizzati sul momento dall’Accademia Parmurelu di Capitan Bresca.