Catania ai play off, ma la Serie B è davvero possibile o è un sogno irrealizzabile? – .

Per un intero anno agonistico ha prevalso la rabbia. Digerire 17 sconfitte, quasi la metà delle partite di una pessima stagione regolare, è quasi impossibile. Ci portiamo dietro consapevolmente tutta la delusione del mondo, una sorta di contrappeso ai puntuali trionfi ottenuti ovunque nell’anno della rinascita del calcio cittadino e della vittoria in Serie D. Ci aspettavamo, con pianificazione, soldi spesi senza limiti, spinta ed entusiasmo , bis immediato. Poi la dura realtà della Serie C, gli errori commessi all’alba della stagione, tre allenatori che si sono succeduti alla guida, i tredici cambi di gennaio che hanno trasformato il mercato di riparazione in un mercato di rivoluzione, hanno creato un quadro molto colorato. cupola. Talmente buio da far rischiare al Catania e alla città di Catania i play-off per evitare la retrocessione. Sarebbe stato un dramma sportivo con pochi precedenti. Invece questa squadra, a volte rassegnata, a volte isterica, a volte davvero imprevedibile, riemerge nelle partite “secche”.

Coppa Italia Benzina

Se ci si pensa bene, se il percorso della Coppa Italia di Serie C, fatto di partite singole o di doppie sfide nell’arco di 180 minuti, ha trasformato il Catania, allora c’è da credere che quando saranno finiti gli spareggi per l’inizio della Serie B, le sfide di mentalità “dentro o fuori” saranno nel DNA dei giocatori mentre molti avversari dovranno organizzare questa sperimentazione direttamente in campo, durante i duelli decisivi.
Discorsi che devono essere supportati da una prova concreta, ovvero la partita. Grella, che ha risposto alle nostre domande, dice che guarda solo avanti. Da un lato va molto bene. Cosa può fare un manager che ha ammesso più volte i propri errori, che cerca di rimediare come può? Diciamo, nel bel mezzo di una stagione che potrebbe prendere una piega diversa da quella creata dalle sconfitte, che quando “l’arbitro ficcherà l’ultima palla” manderà tutti a casa a calci in culo? Non può dirlo adesso, ma state certi che nelle stanze segrete del quartier generale è in atto un piano di cambiamento.

Grella al centro del progetto

Al nostro giornale ha solo accennato al rafforzamento del club. E la strategia del Catania Fc è indirizzata in questo senso. Ross Pelligra, nel giorno della vittoria della Coppa Italia della C, ci ha confermato all’indomani della partita che Grella «rimarrà al centro del progetto. Mi fido di lui – le parole del presidente – se si commettono errori è importante correggere la mira. Aggiustalo. Siamo un’azienda giovane, appena nata. La Serie C, lo avevamo tenuto conto anche noi, è una categoria senza pronostici. Puoi pianificare al meglio e poi in campo non hai il riscontro che speri. Cosa facciamo, allora? Ci arrendiamo? Mai”. Qui, più o meno, Pelligra aveva dato vita ad una riflessione che è anche un “progetto” futuro.
Il Catania si rafforzerà in molti settori, assumerà un direttore generale esperto e altre figure strategicamente utili alla causa. Inutile fare nomi adesso, anche se circola il nome di Diego Foresti, che ha costruito un Catanzaro così perfetto da dominare lo scorso anno la Serie C con 96 punti in classifica e 100 gol segnati. Vedremo, per ora si va verso quel sogno che molti tifosi coltivano, altri ritengono impossibile a causa delle deludenti prestazioni offerte durante la stagione regolare.
In città, ma questo vale 365 giorni all’anno, si parla di calcio in modo sentito. I social media amplificano i pensieri di tutti. Un atto democratico di non poco conto, certo. E poi tutti spingono, qualcuno dice “è tempo perso, la stagione è già finita”. Se rivedessimo il filmato del campionato, con le prestazioni di alcuni giocatori, dovremmo già accompagnarli all’aeroporto con il biglietto solo per… tornare a casa.
Ma il Catania è in corsa, vincendo le partite che servono per proseguire il cammino. Hanno messo in bacheca la Coppa Italia di Serie C, hanno battuto la Juve Stabia capolista, hanno battuto il Messina quando ce n’era bisogno, e con un altro gol hanno battuto anche il Benevento per evitare calcoli rebus. Insomma, tutto da vivere, il mese rossoblù di maggio. Finché c’è luce, c’è speranza.

 
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