Matacena spinge per liste civiche, FdI vuole presentare il simbolo del partito. Cangiano-Zannini – .

Mentre il centrodestra fatica e il centrosinistra è ancora alle prese con la scelta definitiva del leader (oggi il nome di Mauro Baldascino potrebbe essere ufficializzato), la “grande coalizione” guidata da Franco Matacena deve sciogliere il nodo dei simboli dei partiti . Alfonso Oliva e Gimmi Cangiano insistono per presentare la lista di Fratelli d’Italia. Quasi tutti gli alleati sono contrari e non sono d’accordo nel dare un colore politico allo schieramento nato sotto la stella della civiltà. Per uscire dall’impasse i meloniani potrebbero accontentarsi di una denominazione mista: Fratelli di Aversa. Ma Cangiano, che punta a una connotazione di centrodestra del raggruppamento, non sembra convinto. È stato eletto deputato nel collegio elettorale di Aversa. Rinunciare al simbolo alle elezioni comunali non sarebbe la cosa migliore. Più che uno scontro si tratta di un confronto e al momento non sembrano esserci le condizioni per una clamorosa rottura. Ma in politica nulla è dato per scontato. Matacena non vuole stravolgere il progetto iniziale: una coalizione civica che guardi al mondo moderato. Non è un punto. Né un diktat. Per il candidato sindaco è una questione di coerenza. Cambiare rotta ora sarebbe fuori luogo. E potrebbe indebolire l’entusiasmo di alcuni suoi sostenitori e far storcere il naso all’elettorato centrista. Allo stesso tempo, il presidente dell’ordine dei ragionieri di Napoli Nord non fa una questione di vita o di morte. Sarà lui a tenere la barra del centro anche se Fratelli d’Italia si presenterà in veste nazionale. Più scomodo sarebbe Giovanni Zannini, molto vicino al governatore Vincenzo De Luca. Il consigliere regionale ha sempre privilegiato schieramenti depurati dai simboli dei partiti per avere più margini di manovra e soprattutto per evitare di trovarsi in contraddizione sul piano politico. Ha trasferito ad Aversa il “modello Provincia” che prevede la convivenza con Forza Italia. Ma, non a caso, alle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’ex Saint Gobain, gli azzurri non hanno gareggiato a titolo civico. Zannini e Cangiano verranno alle mani? Improbabile. Il consigliere regionale considera Matacena una garanzia. Del resto il numero uno della “grande coalizione”, rispondendo ad un’intervista al deputato meloniano, ha precisato a Cangiano che “la coalizione ha una forte trazione civica e centrista”. Altro che centrodestra. Ma c’è il problema: un conto è vedere Fratelli d’Italia in campo, un altro è Fratelli d’Aversa. Domanda formale? No, anche estetico-politico. Fermo restando che, in caso di vittoria elettorale, la questione si riproporrà in Consiglio comunale e riguarderà tutte le liste. È facile immaginare che nell’assemblea si formeranno gruppi consiliari del partito, che rientreranno in gioco passando dalla finestra se la porta d’ingresso sarà chiusa. Questa è la questione cruciale: una coalizione troppo ampia ed eterogenea riuscirà a governare la città? Dipenderà dal senso di responsabilità dei nuovi amministratori locali e soprattutto dalla capacità di sintesi di Matacena. Possiamo scommettere sulle sue capacità di paziente mediatore. Abbiamo qualche dubbio sul senso di responsabilità dei neo eletti. Vedi le ultime amministrazioni comunali.

Mario De Michele

 
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