Non si spegne il dibattito sul voto in consiglio comunale che ha spaccato la maggioranza. L’urbanizzazione della Ghilana ha trovato di fatto divisi il Pd, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Faenza Cresce. I primi due schieramenti hanno votato per bloccare il progetto. Gli altri due per permettere ai costruttori di continuare a progettare le case. Alla fine è stata la giunta dell’Unione Romagna Faentina a bloccare definitivamente il progetto. Nelle reazioni seguite al voto, il Movimento 5 Stelle ha puntato il dito contro Italia Viva. Oggi la replica del partito “renziano”: “Italia Viva si trova ancora una volta chiamata in causa, pretestuosamente e con forza, dal Movimento 5 Stelle, che da un voto del consiglio comunale, molto ampio nelle sue dinamiche, finisce per puntare a il dito solo contro il capogruppo Grillini.
Il caso è quello di Ghilana, dove sia i due consiglieri comunali di Faenza Cresce, sia i nostri Grillini, hanno votato contro, insieme all’opposizione, il provvedimento che blocca definitivamente i lavori di urbanizzazione del lotto.
Condividendo le motivazioni già rilasciate alla stampa da Faenza Cresce, aggiungiamo quanto riferito dai Grillini al Consiglio Comunale.
Anche dopo l’alluvione il comune ha confermato all’azienda di poter portare avanti il progetto, salvo modifiche.
Il punto è dopo l’alluvione. Il segnale dato al mondo dell’imprenditoria è preoccupante e poco attraente. D’ora in poi, chi vorrà relazionarsi e investire sul proprio territorio, con chi fino alla vigilia dell’alba ha fatto di tutto per realizzare il progetto, salvo poi ripensarci praticamente all’ultimo secondo disponibile?
Al di là di tutte le disquisizioni tecniche, sarebbe potuto essere possibile anche nel complesso del progetto. Ma subito, dopo l’alluvione, con una pianificazione chiara ed evidente.
Fatta così, questa confusione evidentemente non fa bene a nessuno, da qui il nostro voto contrario.
Il Movimento 5 Stelle dovrebbe chiarire una volta per tutte la propria posizione politica nei confronti di Italia Viva.
Non capiamo come possa succedere che da una votazione che ha visto un sostanziale pareggio, di dodici consiglieri contro dodici, la colpa sia ancora una volta esclusivamente del consigliere Grillini”.
