Arrestato A Arezzo con l’accusa di violenza sessuale su due bambini vicino a uno scuola: un uomo di 37 anni è finito nei guai dopo la segnalazione di casi che hanno coinvolto due minorenni di 10 e 6 anni, che frequentano la stessa scuola. Si presume che l’imputato abbia rapito il bambino più piccolo, portandolo via dalla madre e ci sono diverse prove, dalle testimonianze dei genitori alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Il presunto pedofilo sarebbe stato poi identificato grazie ad un’operazione di sorveglianza effettuata sotto copertura dalla polizia in diverse scuole di Arezzo.
Presunta violenza sessuale su due bambini a scuola: arrestato 37enne ad Arezzo
Un uomo è finito nel mirino della polizia Soggetto di 36 annidi nazionalità straniera, incarcerato con l’accusa di violenza sessuale aggravata su due minorenni.
La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I due casi di presunti abusi su minori sarebbero avvenuti ad Arezzo in una scuola
Presunti casi di abuso sessuale su minori
Il delitto sarebbe avvenuto il Lo scorso 9 febbraio. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Arezzo, sono iniziate dopo che due segnalazioni sono giunte in sala operativa.
Si trattava di presunte molestie sessuali commesse da un uomo nei pressi di una scuola cittadina. Il soggetto, dopo aver agito, sarebbe immediatamente scomparso.
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Gli investigatori della Squadra Mobile, guidati da Sergio Leo, hanno ricomposto i pezzi del puzzle. Il 36enne, eludendo la sorveglianza dei genitori dei minori, si è prima avvicinato a bambino di 10 annie poi lo baciò sulla guancia.
Successivamente, sottrarrebbe a ragazzo di 6 anni alla madre. Dopo averlo portato in un luogo appartato, gli avrebbe abbassato i pantaloni e lo avrebbe molestato.
La ricerca del presunto molestatore ad Arezzo
Dopo l’evento, il testimonianze dei genitori dei bambini. Inoltre, il percorso dell’uomo è stato ricostruito grazie all’analisi di macchine fotografiche della videosorveglianza cittadina e l’esame dei fotogrammi estratti.
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Successivamente, l’attività investigativa è stata potenziata attraverso servizi di osservazione in borghese, svolti appositamente nei pressi della scuola coinvolta e in altre scuole della zona.
Grazie a queste operazioni è stato possibile individuare il presunto autore dell’abuso. Considerate le prove raccolte, ritenute concrete, e il pericolo di reiterazione dei delitti, nei suoi confronti è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Non molti giorni fa si è parlato dell’orrore del caso milanese, dove un’insegnante è stata arrestata con l’accusa di molestie sessuali a scuola nei confronti di quattro giovani alunne.
Fonte foto: ANSA
