Uscita definitiva dal carbone entro il 2035, storico accordo alla Reggia di Venaria – .

Uscita definitiva dal carbone entro il 2035, storico accordo alla Reggia di Venaria – .
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Il G7 Clima, Energia e Ambiente trova un accordo sull’uscita definitiva dal carbone, la cui scadenza dovrebbe essere fissata entro il 2035. Ad anticipare l’accordo, che sarà messo nero su bianco nel comunicato con cui si è svolto il vertice di oggi della Reggia di Venaria, fu Ministro dell’Energia del Regno Unito, Andrew Bowie, ai microfoni di Class Cnbc. «Abbiamo un accordo per uscire dal carbone nella prima metà degli anni ’30. Si tratta di un accordo storico se si tiene conto del fatto che l’anno scorso non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo alla COP28 di Dubai. Quindi essere in grado di riunire i paesi del G7 attorno a un tavolo per inviare un segnale al mondo che le economie avanzate sono pronte ad abbandonare il carbone è incredibile”.

Il compromesso

Sul capitolo più controverso al centro del dibattito tra i ministri del G7 è dunque arrivato un compromesso che mette d’accordo tutti, sia chi continua a sostenere l’uso del carbone come fonte di transizione, sia chi, come la Francia, chiede un calendario molto stringente sia per l’abbandono definitivo della lignite che per l’uscita dal petrolio e dal gas. Sul compromesso finale c’è anche il via libera del Giappone che, pur essendosi impegnato a raggiungere emissioni nette zero entro il 20250 e a creare carbone pulito, non ha indicato un programma tempestivo per l’uscita definitiva.

Primo risultato per l’Italia

Con l’accordo che sarà ufficializzato anche dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, l’Italia porta così a casa un primo risultato per questo appuntamento che vede la partecipazione di trentadue capi delegazione, provenienti dai rappresentanti del dai paesi del G7 a quelli della Commissione Europea, passando per una folta delegazione di paesi esterni, dall’Algeria al Brasile, prossima presidenza del G20.

Addio carbone

Insomma, il capitolo carbone si prepara ad essere definitivamente archiviato, anche in Italia dove, come aveva spiegato nei giorni scorsi lo stesso Pichetto Fratin, il governo è intenzionato a dare un giro di vite. «L’Italia è pronta a dire addio al carbone, il combustibile fossile che genera più gas serra», ha spiegato il titolare della Mase. «Abbiamo valutato i tempi: potremmo arrivarci nei prossimi mesi, anche se con l’attuale scenario geopolitico è più probabile parlare di un anno per il continente e del 2027 per la Sardegna».

 
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