Il weekend a Rimini che non ti aspetti – .

Il weekend a Rimini che non ti aspetti – .
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NONon più solo ombrelloni e discoteche: Rimini oggi mostra con orgoglio la sua bellezza marina e la sua anima colta. Se cercate una meta per un week-end, qui vi aspetta la passeggiata bord de mer, l’incanto delle vestigia romane e, ovviamente, un tavolo all’aperto nelle tante trattorie autentiche

Quando avranno finito (e ormai è molto vicino), lo saranno 16 chilometri di passeggiata a bordo de mer. Un bellissimo percorso, ideato dallo studio Miralles-Tagliabue di Barcellona, ​​che dal porto di Rimini con la ruota panoramica accarezza la spiaggia con i bagni e le altalene, tocca i dehors degli alberghi e dei ristoranti, zigzaga tra le aiuole, le dune ricoperte di vegetazione, fontane, isole fitness e angoli dedicati allo yoga, tutto già fruibile. «Ci ​​è voluto qualche anno prima che chiudessero i cantieri, ma adesso che spettacolo» dice un pescatore mentre ammira quel lungomare capace di regalare sorrisi e stupore ai turisti.

Rimini e il belvedere di piazzale Kennedy

A maggio è ancora presto per fare i bagni al mare, ma si possono passeggiare lungo i sentieri intervallati da panchine a forma di sardine (i poveri pesci dell’Adriatico), fermarsi alle Albero del benessere dedicato all’allenamento calistenico e salire ai due belvedere in corten di Piazzale Kennedy, alti 9 e 12 metri. Da lì si vede tutto: la spiaggia incorniciata da alberi in fiore e prati all’inglese, i locali moderni, i tetti della città antica a sottolineare la distanza tra la Rimini urbana e la Rimini del mare.

Tutti in bicicletta

Rimini va scoperta a piedi o meglio ancora in bicicletta come hanno sempre fatto i riminesi, quest’anno galvanizzati dal fatto che la loro città ospiterà il 29 giugno la tappa inaugurale del Tour de France. Sono finiti i tempi in cui questo spicchio di Romagna era solo sinonimo di ombrelloni, discoteche e ciambelloni (che però ci sono ancora, l’indirizzo giusto per gustarli è il chiosco Jole sul Porto Canale), adesso è bello perdersi tra le sue molteplici anime, marina e culturale, a partire dal centro storico progettato secondo le regole del cardo e del decumano e rinato grazie ad un diffuso restyling urbano. In pochi passi, con un salto di secoli, si possono ammirare resti romani come la Domus del Chirurgo del II secolo e il Ponte di Tiberio ultimato nel 21 d.C., monumenti cinquecenteschi, dal Tempio Malatestiano progettato da Leon Battista Alberti, con un affresco di Piero della Francesca, fino al lounge all’aperto in Piazza Cavour, dove i riminesi fanno una pausa caffè nell’omonimo bar con tavolini all’aperto, accanto all’elegante facciata del Teatro Galliinaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi.

L’interno dell’elegante Teatro Galli in Piazza Cavour a Rimini

Alle sue spalle si staglia il profilo di Castel Sismondo, la fortezza-residenza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini nel XV secolo, per il quale lavorarono artisti del calibro di Filippo Brunelleschi.

La fortezza-residenza di Sigismondo Pandolfo Malatesta che ospita il Museo Fellini

Da un paio d’anni è la sede del Museo Fellini che ripercorre, con immagini, oggetti e giochi interattivi, la vita e la carriera del regista nato a Rimini poco più di un secolo fa.

Il Museo Fellini con immagini, oggetti e giochi interattivi

Da lì inizia un viaggio sulle tracce dei luoghi a lui più cari, dal Fulgor, il cinema di Corso d’Augusto che Fellini frequentava da bambino, rivitalizzato in stile romagnolo-hollywoodiano dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, al Grand Albergo vicino alla spiaggia. Simbolo dell’ospitalità di lusso della riviera adriatica, è stato immortalato dal cinema grazie a film come Amarcord e ogni volta che il regista tornava da Roma desiderava sempre dormire con Giulietta nella suite 315.

Le prelibatezze del borgo

Il mito di Fellini ritorna anche a Borgo San Giuliano, l’ex villaggio di pescatori con le case color pastello piene di negozietti e ristoranti di cucina romagnola. Da Nud e Crud fanno la piada nella versione classica, aperta ai lati e impastata a mano dalle sfogline, le donne che tirano la pasta con il mattarello.

Emmanuela de Santis

L’Osteria de Borg è famosa per i primi piatti tipici della zona e per la Mora Romagnola alla brace, razza suina autoctona e presidio Slow Food. Altra tappa golosa è l’Enoteca Biberius, con aperitivi a base di formaggi e salumi e vini Sangiovese e Rebola DOC. Passato il ponte di Tiberio Panificio Giorgio Fellini merita una sosta per la pasta fresca cotta al momento, le tome di fossa e i pani lavorati a mano con farine selezionate e lievito madre. Si possono acquistare anche ottimi prodotti da forno Panificio Pasta Madre: una piccola bottega nel centro storico. Non è lontano dal Mercato Coperto, da visitare per ammirarne la luminosa struttura e fare due chiacchiere con i piccoli produttori come Liliana Arrigoni, che da quarant’anni porta il raccolto della sua azienda agricola al banco numero 22. Altra tappa deliziosa è il Gelateria Il Castello, dove le materie prime di piccoli produttori danno vita a sapori che vanno oltre i cliché, dal gelato al formaggio di Fossa al gelato ai fichi caramellati e al gelato all’amarena di Vignola da gustare sui tavoli all’aperto, con vista sulle mura di Castel Sismondo . Il che non è poco.

DOVE DORMIRE

Hotel Demo Design Emozione Tra il Porto Canale e la spiaggia, un boutique hotel dove tutto parla di design: nell’architettura d’ispirazione industriale, negli spazi di coworking, nelle suite (camera doppia da 90 euro demohotel.space).

B&B A Casa da Noi A Borgo San Giuliano, un romantico bed&breakfast di sole tre camere (singole, doppie e suite) ispirato a Federico Fellini. Colazione, con dolci e torte fatte in casa (doppia da 80 euro, acasadanoi.it).

DOVE MANGIARE

Trattoria da Lucio In viale Amerigo Vespucci, un ristorante gourmet per gli amanti del pesce. Quello di grande pezzatura viene preparato con la tecnica della stagionatura (da-lucio.com). Agrofficina Natura & Cucina La chef-titolare, Anna Chiara Leardini, proviene da una famiglia di agricoltori diretti, il suo ristorante è un inno alla genuinità. Anche piatti vegani e vegetariani (agrofficina.it). Rinaldini Questa pasticceria fondata da Roberto Rinaldini, pluricampione del mondo di pasticceria e gelateria, merita una sosta per la spienata romagnola (focaccia con rosmarino e sale grosso) e le ciambelline con crema (in viale Amerigo Vespucci; il “chiosco”) con dehor è in Piazza Francesca da Rimini; rinaldinipastry.com).

INFORMAZIONI riminiturismo.it e emiliaromagnaturismo.it


 
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