Avellino
“Nessun territorio è immune dalle infiltrazioni criminali. Le mafie puntano in alto”, il procuratore anti-camorra Catello Maresca, ha incontrato gli studenti dell’istituto L.Amabile per parlare di legalità. Il gip sotto scorta riflette sull’inchiesta di Avellino. “A parte la fase in cui sono le indagini, siamo sempre in attesa dei processi e delle sentenze definitive, il quadro che sembra emergere è complesso e in esso la criminalità organizzata gioca il suo ruolo, quello di controllare il potere e cercare di infiltrarsi nella pubblica amministrazione per assicurare la gestione dei contrattiIL. Le mafie hanno sempre puntato in alto e quindi hanno bisogno del sostegno istituzionale.
Da tempo – ha detto il magistrato – affermo che nessun territorio può considerarsi immune dal rischio di infiltrazioni mafiose perché le mafie seguono il denaro e, probabilmente, si dirigono anche dove non c’è una sensibilità certa, avendo così maggiori opportunità di radicandosi e si presentano con un aspetto diverso da quello che siamo abituati a immaginare. Pensiamo che il mafioso sia una persona dai toni e dai modi minacciosi e violenti ma oggi le mafie moderne sono diverse perché si sviluppano sull’imprenditorialità e hanno la capacità di mimetizzarsi.
Quindi, nei territori che si considerano vergini alla mafia, la grande sfida è instillare il dubbio e alzare il livello di attenzione rispetto al fenomeno mafioso. C’è sempre l’esigenza di garantire ai territori la migliore classe dirigente e questo passa soprattutto attraverso l’individuazione di soggetti assolutamente liberi da dinamiche e rapporti che possano intaccarne l’affidabilità. Anche questo fa parte della sensibilità e della capacità dei cittadini, che devono saper scegliere le persone migliori che possano, salvo sorprese, ricoprire la carica con dignità e onore”
