Avvio del progetto “BES-T Community in Best Practice” a Taranto – .

Avvio del progetto “BES-T Community in Best Practice” a Taranto – .
Avvio del progetto “BES-T Community in Best Practice” a Taranto – .

Iniziativa innovativa per l’inclusione sociale di 1.800 minori

Prende il via a Taranto il progetto “BES-T Community in Best Practice”, una rete di 20 soggetti tra istituzioni e organizzazioni per la definizione di “Progetti di Vita” e attività rivolte ai minori disabili e normodotati. Il 3 maggio si terrà un evento di presentazione pubblica.

Parte oggi a Taranto il progetto “BES-T Community in Best Practice”, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale di 1.800 minori, tra disabili, fratelli e figli normodotati. Questa iniziativa prende forma attraverso una rete di 20 istituzioni, scuole, enti del terzo settore e altre organizzazioni, impegnate nella realizzazione di 300 “Progetti di Vita” personalizzati.

Venerdì 3 maggio, alle ore 17.30, nella Sala degli Specchi del Palazzo di Città di Taranto, si terrà l’evento pubblico di lancio del progetto, dove verranno presentate le diverse attività previste. Tra questi vi sono iniziative ricreative, sportive e sociali, nonché programmi di formazione e volontariato, principalmente nei settori culturale e creativo.

LOGOS Società Cooperativa, che vanta una consolidata esperienza nel settore socio-educativo tarantino, è capofila del progetto, selezionata dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa infantile. La cooperativa gestisce un centro per giovani con autismo e un ambulatorio di fisiokinesiterapia e neuropsichiatria, servizi essenziali per le famiglie locali.

Gli strumenti innovativi del progetto comprendono il Rescue Team, il trasferimento di competenze sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa e la creazione di ausili tecnologici. Queste risorse mirano a rafforzare le competenze relative alle metodologie partecipative inclusive nelle classi.

All’evento, moderato da Lucia Lazzaro, parteciperanno rappresentanti dell’ente responsabile e dei partner del progetto, tra cui il Comune di Taranto, la Provincia di Taranto, l’ASL di Taranto e diversi istituti scolastici e associazioni locali. L’obiettivo è creare le condizioni per un cambiamento culturale e sociale nel territorio tarantino, un’area ad alto rischio ambientale.

 
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