“Il consigliere Emiliano andava eliminato chiedendo scusa. Pd Puglia? Un prigioniero politico” – .

L’insieme degli scandali che hanno colpito la regione Puglia hanno rappresentato per me un grande dolore, perché hanno sporcato l’immagine della regione. Si è abusata la metafora della Primavera pugliese e tutti abbiamo avuto la sensazione di un gelo”. Lo ha detto l’ex governatore della Puglia e presidente di Sinistra Italiana: Nichi Vendola, spiegando che a suo avviso “era necessario eliminare il consiglio regionale, cosa che non andava affrontata con una logica aritmetica”. “Di fronte ad un evento così doloroso – ha spiegato – che mette in mostra una sequenza di inquietanti mali politici, l’eliminazione della giunta è stato un atto necessario di assunzione di responsabilità e avrebbe meritato parole degne di ciò”.

“Bisognava chiedere scusa ai pugliesi – ha detto Vendola – e avere l’umiltà di assumersi una responsabilità e non evitarla continuamente. Questo ci avrebbe permesso di aprire un dibattito sincero su ciò che non funziona”. Vendola ha ammesso di voler “fare la nostra parte indicando un metodo di lavoro, anche grazie al forte intervento di Elly Schlein. Il Pd pugliese non è arrivato, Emiliano ha però scelto di fare un’operazione (il mini rimpasto del Consiglio, ed), il che è uno scherzo rispetto alla gravità della situazione che si è venuta a creare. Questo crea un motivo di rottura”. “Il Pd in ​​Puglia – ha spiegato Vendola – dovrebbe essere capace di esprimersi in situazioni così difficili e invece sembra un prigioniero politico e questo ci dispiace”. (Maniglia)

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