focus sull’innovazione, dal Comune oltre 8 milioni di investimenti – .

Sviluppo del territorio, innovazione e startup: 8 milioni e mezzo di euro messo a disposizione dal Comune di Catania a favore diinnovazione aperta nella programmazione 2021-2027, proiettandosi verso nuove frontiere occupazionali e produttive e coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni. Un dato emerso nell’aula magna dei dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Catania (DICAr e DIEEI), nel corso dell’incontro “Dall’idea al mercato: innovazione apertabrevetti e nuove tecnologie”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Etna.

Un confronto che «vuole essere un’apertura verso nuovi campi di applicazione e opportunità di lavoro, stimolando gli ingegneri a operare con una visione più ampia e a valutare nuove prospettive – spiega il presidente della Categoria Etna Mauro Scaccianoce – un’iniziativa che si inserisce in un progetto di ampio respiro, di cui fa parte anche Agorà del Lavoro, per offrire maggiori opportunità a giovani professionisti e imprese, contrastando il fenomeno migratorio delle eccellenze del nostro territorio”. Non solo un’opportunità, ma anche una necessità, “in relazione al rapido progresso tecnologico e innovativo, temi ai quali prestiamo particolare attenzione e che hanno già dato origine ad altri dibattiti sul tema, in cui diventa cruciale la sinergia con università e imprese” , aggiunge il consigliere dell’Ordine Stefano Casconepromotore dell’iniziativa insieme all’ing Antonio Castiglione.

Esempi di startup e sviluppo d’impresa sono stati i protagonisti del dibattito, che ha coinvolto professionisti e giovani studenti del DICAr e del DIEEI, ancora una volta presenti «nel percorso di orientamento formativo, di ricerca e di impegno per la terza missione, rafforzare il rapporto con il territorio”, commenta il direttore del DICAr Matteo Ignaccolo e quello del DIEEI Giovanni Moscato.

Il metodo diinnovazione aperta – approccio strategico che prevede l’analisi di idee, soluzioni e competenze tecnologiche esterne – è stato abbracciato anche dal Comune di Catania, rappresentato dall’assessore alle Politiche Comunitarie, Fondi Strutturali, Politiche Energetiche e Sport Fabio Finocchiaro. «I buoni risultati ottenuti con il joint venture avviato con la programmazione passata – dichiara – ci spingono a proseguire in questa direzione, per raggiungere obiettivi che il Comune non riuscirebbe a raggiungere senza il supporto di risorse esterne e startup innovative: da quelle del settore digitale a quelle dell’economia circolare , fino a quelli nel campo della sicurezza. Un “valore aggiunto” per operare positivamente sui quattro punti individuati dall’Unione Europea: digitalizzazione, transizione verde, inclusione sociale e infrastrutture per l’inclusione”.

Diversi i focus nel corso della giornata, che per il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Catania «è stata un’occasione per creare cultura d’impresa e condividere le proprie competenza», dice il vicepresidente vicario Stefano Ontario: dall’idea al brevetto, fino alla sua tutela, espressione di valorizzazione dei risultati della ricerca accademica; dalle strategie per tutelare l’innovazione aziendale alle nuove sfide per i giovani imprenditori, dagli attori e le politiche di un ecosistema imprenditoriale alla composizione di un team di startup.

Gli interventi – moderati da Stefano Casconee da Antonio Castiglione – sono stati curati da Rosario Faraci (Professore di Economia e Gestione delle Imprese UniCT), Giorgio Grasso (Docente di intelligenza artificiale UniME, fondatore e CTO Smartbug), Irene Manganaro (responsabile ufficio brevetti ATM UniCT), Luigi Alini (Docente di Tecnologia dell’Architettura UniCT), Salvatore Antonio Leone (avvocato specializzato in brevetti ST Microelectronics), Antonio Conti (Digitalizzatori CEO), Dario Privitera (Flazio), Carlo Leonardi (CBDO e paradigma VP) e Mirko Viola (imprenditore IVLP Fellow su imprenditorialità e sviluppo delle piccole imprese).

 
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