1′ lettura
30/04/2024 – (Adnkronos) – L’Ue e i suoi Stati membri “sono in contatto con le aziende colpite” dai provvedimenti di sequestro disposti dal Cremlino, come il gruppo marchigiano Ariston Thermo, “stanno rivedendo l’intero situazione e vedere quali passi successivi devono essere compiuti.
Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Peter Stano nel corso della conferenza stampa a Bruxelles. Queste misure, continuano, “dimostrano solo che la Russia è un attore imprevedibile, sia sulla scena politica che economica internazionale: ha creato un clima arbitrario e ostile nei confronti degli investitori stranieri. Credo che sia un messaggio molto forte per chiunque stia pensando di continuare a fare affari in Russia”. Ariston Thermo, che ha trasferito la propria sede legale nei Paesi Bassi nel 2021, è direttamente presente in 40 paesi. Produce apparecchi e sistemi per l’acqua e il riscaldamento domestico: tra i tanti, ha uno stabilimento produttivo a una ventina di chilometri da San Pietroburgo, a Vsevolozhsk, ceduto con decreto alla Gazprom Domestic Systems. Ariston Thermo, quotata a Piazza Affari, investe in Russia da vent’anni e si è detta “estremamente sorpresa” dalla decisione delle autorità russe.
