il muro è crollato” – .

«Le vibrazioni provocate dal transito dei convogli ferroviari favorirono il crollo di una cinquantina di metri di un solido muro di recinzione». È quanto sostiene Giovanna Francione nella sua casa di via Marconi a Momo, non lontano dai binari. “Viviamo in un edificio – racconta – che può essere considerato storico, prima non aveva avuto problemi di questo genere”. La strada sterrata denominata via Marcello Fortina separa dalla massicciata la villa appartenuta al notaio Borroni.

«Il muro perimetrale era in piedi da almeno un secolo eppure all’improvviso è crollato – racconta la donna -. Successivamente sono apparse altre crepe che tendono a svilupparsi in altre parti della villa.

Il grido d’allarme lanciato con il marito Giangiuseppe De Simone intende richiamare l’attenzione sul progetto di RFI di abolire i sette passaggi a livello presenti in zona Momo: «La soppressione dei passaggi a livello – dice – è motivata dalla volontà di aumentarne il numero dei convogli in transito e soprattutto dall’aumento della velocità di passaggio. Vuol dire che le vibrazioni trasmesse al terreno circostante subiranno un potenziamento senza precedenti. Quali saranno gli effetti sulle fondazioni degli edifici? Gli abitanti dovranno assumersi la responsabilità di rendere le loro case più resistenti”.

I coniugi invitano coloro che saranno chiamati a valutare i progetti presentati da RFI a tenere conto dei rilevanti effetti collaterali generati dal passaggio dei treni sulla popolazione che vive da decenni a stretto contatto con i binari: «Negli ultimi tempi In passato – conclude Giovanna – non si sono mai visti crolli e crepe nei muri. Non bisogna trascurare il benessere di chi vive in prossimità dei binari per aumentare i volumi di merci trasportate”. —

 
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