Anzio, continue percosse e violenze davanti ai figli minorenni: arrestato l’ex marito – .

Anzio, continue percosse e violenze davanti ai figli minorenni: arrestato l’ex marito – .
Anzio, continue percosse e violenze davanti ai figli minorenni: arrestato l’ex marito – .

Anzio, 30 aprile 2024 – Il loro matrimonio era già finito qualche anno fa, però l’uomo non si è mai rassegnato: gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Anzio-Nettuno, non appena lo hanno ricevuto denuncia di una donna contro l’ex coniugehanno subito avviato le indagini, che hanno poi consentito l’arresto dell’uomo.

Quest’ultimo, un italiano di 39 anni, già denunciato in passato dalla donna per essere violento e aggressivo, con la scusa di voler riavere il cane, nei giorni scorsi si è recato a casa dell’ex moglie e, una volta raggiunto il portone di casa, l’ha aggredita, costringendola a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio.

Lo hanno accertato gli agenti la relazione tra i due è finita nel 2021, quando la donna ha deciso di lasciare il marito in seguito al suo comportamento violento nei suoi confronti. Infatti, più volte, l’ex marito dopo averlo fatto di abuso di alcol, la aggrediva verbalmente e fisicamente, colpendola anche con una roncola.

La violenza, secondo la donna, avvenivano anche in presenza di figli minorenni che erano poi costretti, ogni volta, a fuggire da casa insieme alla madre. Così, in seguito all’ultimo episodio, avvenuto una decina di giorni fa, nel corso del quale l’uomo ha ribadito minacce di morte nei confronti dell’ex moglie tramite una nota applicazione di messaggistica, la vittima ha deciso di presentarsi presso gli uffici della questura per sporgere denuncia. .

I carabinieri si sono recati immediatamente a casa del 39enne, già noto alle forze dell’ordine e già posto in passato agli arresti domiciliari. Al termine di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un machete da 50 centimetri e un coltello a serramanico. Una volta esaurito il procedimento, l’uomo è stato arrestato in quanto gravemente sospettato del reato di maltrattamenti in famiglia. L’arresto, su richiesta della Procura di Velletri, è stato convalidato.

Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede ancora tre gradi di giudizio.IO.

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