Salvini e Vannacci, il Capitano e il Generale in Europa “Controvento” – Il Tempo – .

Salvini e Vannacci, il Capitano e il Generale in Europa “Controvento” – Il Tempo – .
Salvini e Vannacci, il Capitano e il Generale in Europa “Controvento” – Il Tempo – .

Matteo Salvini e Roberto Vannacci contro tutti anzi “Controvento” come il titolo del libro del leader della Lega. Un incontro al tempio di Adriano a Roma per parlare di Europa, ribadendo quello che sarà il filo conduttore di questa campagna: Meno Europa, più Italia. Sì, perché per il Capitano e il Generale questa Europa non funziona perché propone un modello di mondo senza identità, un mondo al contrario come direbbe Vannacci. Un’Unione che propone una “falsa” integrazione che comporta la rinuncia ai simboli identitari che hanno reso l’Europa quella che è oggi. Un esempio? Il manifesto con la cupola degli Invalides senza crocifisso per sponsorizzare le Olimpiadi in Francia. «Woke culture e cancel culture vogliono farci vergognare di ciò che hanno fatto i nostri nonni e padri. E vorrei un’Europa in cui i nostri figli non debbano vergognarsi della loro storia e della loro cultura” ha dichiarato Vannacci.

Per questo Vannacci corre a difendere i valori della patria, dei confini, della sicurezza e della sovranità nazionale, per un’Europa che riscopre il cristianesimo e si apre alla modernità senza rinunciare alle proprie identità nazionali. Gli unici “per cui vale la pena morire” come sottolinea Vannacci. «Perché le società multiculturali dovrebbero essere migliori di altre? È qualcosa che si scontra con il concetto di patria, dove tutti si stringono attorno allo stesso principio e sono pronti a lottare per questo. In una società multiculturale, il concetto di nazione sovrana è messo in discussione”, avverte il generale. «Non possono esserci circostanze attenuanti multiculturali, la giustizia deve essere uguale per tutti», conclude, riferendosi a consuetudini come il velo per le donne islamiche.

I due si incontrarono grazie ai “giornali di sinistra” che, appena fu pubblicato il libro del generale “Il mondo al contrario”, iniziarono a dipingerlo come un mostro. Una grandinata di critiche che convinse Salvini a chiamare l’allora sconosciuto generale per incontrarlo. Qualche incontro fugace, lontano dai giornalisti, per parlare ha fatto nascere in Salvini l’idea di nominare Vannacci. Dal canto suo, il generale cominciò a coltivare l’idea di candidarsi con la Lega, anche se alla fine furono le figlie a convincerlo. «Pensando alle mie due figlie vorrei fare qualcosa per dare loro un futuro migliore. Vorrei un’Italia e un’Europa con più identità. L’identità dei popoli esiste. È la cultura del wok che ci porta a vergognarci di ciò che siamo, del benessere, della ricchezza e del progresso. Ho parlato di identità, confini, sicurezza e progresso, credo che questi siano valori che si sovrappongono a quelli della Lega, per questo mi sono candidato come indipendente” ha concluso il generale. Adesso non resta che aspettare l’8 e il 9 giugno quando si terranno le elezioni europee, ma Salvini è sicuro: «Gli italiani ci riserveranno una grande sorpresa».

 
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