Tra Emilia Romagna e Piemonte c’è il passo delle stelle, una strada perfetta per fuggire dalla città – .

Tra Emilia-Romagna e Lombardia l’Appennino offre splendide strade di alta montagna, come la Passo Giovà. Siamo in un’area che viene spesso chiamata “delle quattro regioni”, proprio perché, oltre alle due collegate, anche Liguria e Piemonte distano in linea d’aria pochi chilometri.

Decisamente interessante per gli amanti della montagna e per chi cerca una fuga dalla città, questa strada è bellissima in ogni periodo dell’anno. D’inverno pieno di neve, d’estate con le fresche temperature appenniniche, è una meta di mototurismo a tutto tondo. Ha però una particolarità, che scopriremo, che gli vale il titolo puramente onorifico di attraversamento delle stelle. Ma con un pizzico di arguzia lo avrete già capito!

Passo Giovà in moto. L’itinerario

Carta geografica

Sentiero

Prendiamolo a distanza. Che cosa? IL Passo Giovà, Ovviamente! In questo itinerario, che parte e arriva in Liguria, toccheremo anche l’Emilia-Romagna, brevemente la Lombardia e per un ampio tratto il Piemonte.

Cominciamo da Rezzoaglio, il terzo comune per superficie di tutta la Liguria. Ci troviamo a 700 metri di altitudine, tra gli splendidi panorami della Val d’Aveto. Il comune è famoso per i suoi imponenti campanili, che disegnano uno skyline decisamente originale, con decorazioni in pietra sia su pianta quadrangolare che circolare.

Seguendo il piacevole tracciato della Strada Statale 45 saliamo ValTrebbia in direzione Emilia-Romagna, verso la frazione Tartago di Ottone. È più o meno da qui che inizia la salita al Passo del Giovà, a dire il vero una salita non particolarmente complessa ma molto panoramica.

Il tratto di strada che “sconfina” in Lombardia coincide con la vetta, e con il passaggio sulla Strada Provinciale 18. Siamo nelle immediate vicinanze di un altro valico molto interessante, Baite Cosola. Entriamo così in Piemonte dopo un paio di chilometri, percorrendo i numerosi tornanti della Strada Provinciale 140 in provincia di Alessandria.

Scendiamo verso il Val Borberaraggiungendo in circa 30 chilometri Rocchetta Ligure. Vale la pena visitare qui Museo della Resistenza “Giambattista Lazagna”che racconta le lotte partigiane di liberazione del periodo 1943-1945 e la storia quotidiana di questi territori.

L’ultimo tratto di questo itinerario vede protagonista il Passo Giovà ci porta verso la Liguria, e più precisamente a Ronco Scrivia. Circa 20 chilometri separano Roccaforte Ligure e Ronco Scrivia, situata nella valle omonima.

Il territorio di Ronco, splendidamente raccontato in un racconto di inizio Novecento da Herman Hesse (Nobel per la letteratura nel 1946), non è lontano da Genova e dal Mar Ligure. Un ambiente naturale di grande pregio, al cui borgo si accede tramite il bellissimo ponte romano della Via Postumia.

Tutto quello che c’è da sapere sul Passo del Giovà

Tre valli per tre regioni

IL Passo Giovà si trova nel cuore diAppennino Ligure, eppure siamo tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Una contraddizione apparente, si potrebbe dire. Ma no!

Quest’area è infatti un “territorio sintetico”, dove la natura si esprime in modo diverso dai confini politici tra le regioni. Si consideri, infatti, che i limiti geografici di questo tratto dell’Appennino, il primo, toccano Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e La Spezia.

Sono proprio quelle montagne che conosciamo molto bene, e che esprimono strade d’autore come l’ Ugello dell’altareIL Passo del Turchino o quello famosissimo Via della Cisa.

Situato tra Valle StafforaVal Boreca e Val Borbera, l Passo Giovà Ha il suo culmine in Lombardia, ma scende rapidamente in Emilia-Romagna e dopo meno di due chilometri sfocia in Piemonte. Nell’itinerario che proponiamo di seguito, infatti, li toccheremo tutti e tre. Incredibile, vero?

Il più amato dagli astrofili

Perché questo brano è così amato da chi ‘pratica’, a vario titolo, la nobile arte dell’astronomia? In poche parole: a causa dell’assenza di luce. Il Nord Italia, e in particolare la Pianura Padana, è tra le zone con i valori più elevati inquinamento luminoso nel mondo. Un fenomeno particolarmente evidente nelle zone urbanizzate, che impedisce la corretta visione del cielo stellato.

Telescopi alla mano, esperti e semplici curiosi cercano dopo il tramonto zone dove, tutt’intorno, ci sono poche case e soprattutto pochissime luci: il Passo Giovà, precisamente. L’area di sosta è piuttosto semplice da raggiungere: dista 85 chilometri Genova, più o meno lo stesso che lo separa da Alessandria e Piacenza. Giunti in vetta, tra le vette del Monte Chiappo è nato a Cavalmurone, l’osservazione astrale diventa facile e veramente divertente. Inoltre, la presenza di strutture ricettive rende l’abbonamento ideale per una “gita fuori porta” che dura un intero fine settimana.

Alcuni numeri e curiosità sul Passo Giovà

La salita al Passo Giovà porta fino a quota 1368 m sul livello del mare con una distanza totale di 16,1 chilometri e un dislivello di 806 metri. La pendenza media del passo è del 5%, con ampi tratti inferiori al 4% (tra il 3° e il 7° chilometro) e circa un chilometro (8,5 – 9,5 progressivo) con una breve salita ripida al 10°, 5%. Il passo è a circa 32 chilometri da Bobbioil “villaggio dei motociclisti” e il suo vicino Passo Penicefamosa anche per la sua posizione strategica tra le regioni del Nord Italia.

Credito immagine in primo piano: wikipedia.org

  • Titolo: Passo Giovà
  • Lunghezza (km): 118
  • Altezza massima (m sopra il livello del mare): 1368
  • Pendenza massima (%): 10,8%
  • Chiusura invernale: NO
  • Partenza: Rezzoaglio
  • io arrivo: Ronco Scrivia
  • Principali località incrociate: Tartago, Passo del Giovà, Montaldo di Cosola, Roccaforte Ligure
 
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