“Il futuro è al sicuro con un progetto solido e serio” – .

Quando la proprietà del Novara rilevò il club a metà dicembre, gli Azzurri erano penultimi con appena 12 punti nelle prime 17 partite. La media è più che raddoppiata nelle 21 giornate successive, passando da 0,71 a 1,48, primato utile per evitare la retrocessione diretta ma per un soffio ma non i playout.

Presidente Marco La Rosa, avresti firmato per i play-off prima di Natale?

«No, lo ammetto. In cuor mio speravo che ci saremmo salvati un po’ prima, e infatti la classifica non premia pienamente le prestazioni. A livello di gioco abbiamo retto con tutti tranne il Mantova, con cui abbiamo comunque pareggiato, e il Padova. Abbiamo giocato benissimo a Vicenza e Trieste, oltre che con Atalanta Under 23 e Legnago, solo per citare le prime del girone. Ma se dobbiamo passare i playout vuol dire che manca qualcosa e dobbiamo cercarlo dentro di noi”.

Cosa, nello specifico?

«Credo che ci voglia un pizzico di consapevolezza nell’affrontare i momenti salienti della gara. Abbiamo lasciato tanti punti da una posizione di vantaggio dopo aver giocato ottime partite. Secondo me in certi frangenti ha influito qualche eredità della prima parte di stagione che inconsciamente ci portavamo dietro come nostro limite. Forse sarebbe bastata una vittoria in più per scrollarsi di dosso quel peso. E’ un vero peccato perché, ripeto, ce l’abbiamo messa tutta e meritavamo di più. Ma sono molto fiducioso. Significherà che raggiungeremo l’obiettivo a maggio”.

Come affronti i playout con il Fiorenzuola?

«Con lo spirito e la qualità che abbiamo sempre dimostrato in questi mesi. Sono convinto che se la squadra scende in campo concentrata e gioca il suo calcio, può farlo molto bene. Non si tratta certo di sottovalutare gli avversari, ma di far leva sulle certezze che ci siamo costruiti con il lavoro. È positivo anche che l’esito degli spareggi venga deciso su due partite, anziché su una singola partita in cui un episodio potrebbe essere decisivo. Inoltre recupereremo Lorenzini e magari anche qualche altro infortunato”.

È soddisfatto del lavoro di mister Gattuso?

«Sì, ha fatto bene dando del gioco alla squadra. Ma sono soddisfatto anche dei ragazzi. Abbiamo delle buone basi su cui costruire il futuro”.

E se va storto?

«Capisco la domanda, ma ribadisco che il nostro progetto sicuramente andrà avanti. Ovviamente sarebbe una grande delusione”.

Da più di quattro mesi vive questa nuova esperienza, su e giù tra la Sicilia e il Piemonte, con la famiglia Boveri e Lo Monaco. Un mini budget?

“Sono molto contento. Novara mi piace e ho accanto persone serie e competenti”.

Rifaresti la scelta?

“Assolutamente si. Con questa squadra ci sono tutte le premesse per lottare per obiettivi più ambiziosi”.

Lo Monaco ha previsto una maggiore partecipazione societaria dei Boveri e l’ingresso di un terzo socio nel prossimo futuro. Ciò consentirebbe all’amministratore delegato di vendere le sue azioni mantenendo la responsabilità gestionale. È questo lo scenario probabile?

“È. Ma non abbiamo fretta di decidere. Diciamo che il tesseramento di un terzo sarebbe la ciliegina sulla torta per una squadra che già di per sé garantisce stabilità. Per questo non abbiamo fretta e siamo disponibili ad accogliere solo investitori che condividano i nostri valori, a cominciare da grande serietà. Ci sono alcuni scenari aperti e sono sicuro che una volta raggiunta la sicurezza molti si faranno avanti. Aspettiamo la persona giusta e rimaniamo concentrati sul presente”. —

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