Messina, ora Sciotto e Modica si dialogano e fanno vincere la città – .

MESSINA – L’opinione. Archiviata anche l’ultima partita di campionato del Messina, la città si aspetta tempi brevi e certezze sul futuro. Molto dipenderà innanzitutto dalla conferma o meno dell’allenatore, ma soprattutto da un confronto deciso e chiaro tra lui e la presidenza. Breve analisi di un anno che dovrà ripartire subito.

Tutto sommato è stato un finale accettabile Acr Messina. La salvezza ottenuta alla penultima giornata è sicuramente l’aspetto più importante, anzi fondamentale, della stagione appena conclusa. Dallo sconforto per la mancanza di risultati e per una classifica che tende pericolosamente verso la Serie D, all’euforia per un periodo florido che lasciava presagire che la zona play-off fosse finalmente raggiungibile.

Sì, tutto sommato è andata bene anche questa volta. La permanenza tra i professionisti è stata preservata, con qualche preoccupazione in meno rispetto allo scorso anno, ma ancora in dirittura d’arrivo, tutto qui.

Il solito gioco delle parti

Detrattori e sostenitori dell’allenatore Giacomo Modica. Come di solito accade in questa fase dell’anno solare, i sostenitori biancoscudati prendono posizione a favore o contro il personaggio del momento. Lo abbiamo visto fare qualche anno fa con Rocco Arena; stessa cosa la scorsa stagione con Fabrizio Mannino. Ma è successo anche con lo stesso presidente Sciotto, amato e odiato, apprezzato per alcuni aspetti o spesso attaccato per altri, per le solite note discordanti in mezzo – va detto – a partiture che, se non fosse per la famiglia originaria di Gualtieri, rimarrebbe bianco, senza punteggio o peggio, come è successo più e più volte in passato. Il tutto con una tifoseria abituata a subire qualsiasi cosa.

Ha vinto Modica

Adesso sta accadendo anche con Modica, artefice tecnico della salvezza. C’è chi vorrebbe confermarlo, chi lo saluta con tanti ringraziamenti, magari partendo da numeri che possano puntare a confermare il blocco di giocatori più affidabile che ha chiuso la stagione. I tifosi si schierano.

Dobbiamo riconoscerlo però. Quando in molti – me compreso – hanno chiesto l’allontanamento dalla panchina di Modica, lui ha tenuto duro, magari con qualche eccesso in alcune affermazioni che probabilmente sarebbe stato utile gestire diversamente, ma ha tenuto il timone nella tempesta. E ha riunito il gruppo riuscendo a far emergere motivazioni che nessuno si aspettava potessero emergere. Ha fatto giocare la squadra, e bene, molto bene. Soprattutto ha portato Messina su una riva sicura con un sospiro di sollievo da parte di tutti.

Sciotto: ha vinto anche lui

Il merito va anche al presidente. Anche qui c’è chi lo vorrebbe ancora Pietro Sciotto in sella, che istintivamente o giustamente vorrebbero passarci la mano. Chi non avrebbe esonerato l’allenatore del Mazara dopo le partite deludenti che – anche qui, come nei periodi bui del calcio messinese – tutti vorremmo dimenticare in fretta? Ma, soprattutto, chi in passato ha garantito continuità, in questi anni, senza dover mai subire pagamenti o mancate iscrizioni?

Solo lui, solo Sciotto lo ha fatto. Ha tenuto Modica in sella forse anche contro i propri pensieri, tenendo fede a una scelta estiva, con una convinzione – che la scuola calcio zemaniana ha bisogno di tempo – e aveva ragione. Soprattutto solo lui, solo Sciotto lo ha fatto; onorando sempre gli impegni e salvando il Messina, nonostante la stanchezza e le dichiarazioni contrastanti.

Peccato, ci mancano i play-off

È vero che quest’anno presidente e tifosi si sarebbero aspettati quegli spareggi, l’obiettivo ancora mancante che in molti eravamo convinti potesse essere raggiunto.

È un peccato, si sarebbe potuto fare se il Messina non fosse stato vittima di situazioni imbarazzanti, troppe, sconcertanti in alcuni casi in cui i protagonisti non erano i tifosi, né gli atleti in campo ma coloro che dovrebbero interpretare e applicare il regolamento semplicemente e senza inventare nulla.

Serve un confronto aperto tra Sciotto e Modica: è ora che vinca la città

Ovviamente sarebbe troppo semplicistico attribuire solo le responsabilità agli arbitri: è mancato Messina per alcuni passaggi che andranno chiariti al più presto. E prima di tutto dovranno farlo il presidente Sciotto e l’allenatore Modica. I due dovranno confrontarsi a viso aperto, senza se e senza ma, pianificando, coprendo con tempestività ed efficacia quelle falle dello scafo che ne hanno messo a repentaglio la necessaria stabilità nei momenti chiave.

Il dibattito si terrà presto con l’auspicio di un ulteriore rilancio dell’azienda, con o senza Modica. Ci aspettiamo chiarezza e onestà intellettuale nel più breve tempo possibile. Registrazione e mercato sono alle porte. Non possiamo più aspettare. Il tempo scorre e non si fermerà per “un editto di un re o un favore del popolo”. Scorrerà nel silenzio, senza soste né pause”, per citare Seneca. E’ ora che la città vinca.

 
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