“Rispettate le procedure per la nomina del Comitato” – .

“Rispettate le procedure per la nomina del Comitato” – .
“Rispettate le procedure per la nomina del Comitato” – .

A Bari altro botta e risposta tra albergatori e Comune sulla tassa di soggiorno. “Il sindaco ha nominato, con colpevole ritardo, i tre componenti del Comitato Direttivo relativo all’applicazione della tassa, l’ingiusta tassa che i turisti devono pagare senza ricevere alcun servizio in cambio. Per rappresentare le associazioni di categoria sono state scelte tre persone che nulla hanno a che fare con la conoscenza, la frequentazione e la gestione del sistema turistico ricettivo cittadino”, attacca Francesco Caizzi, vicepresidente nazionale e dirigente pugliese di Federalberghi. “Uno di essi, imprenditore del turismo termale, vive tra Trani e Roma e lavora a Margherita di Savoia, il secondo svolge attività dirigenziale per Confcommercio Puglia e vive a Martina Franca, la terza persona ha ruoli di rappresentanza nella Confesercenti provinciale e vive e opera a Molfetta. Insomma, tutti e tre non vivono a Bari, ma la frequentano saltuariamente, come i tanti pendolari che talvolta sono costretti a pernottarvi utilizzando le strutture ricettive baresi e quindi pagando la tassa di soggiorno”.

Caizzi prosegue sostenendo che “queste nomine non rappresentano in alcun modo le associazioni di categoria del settore turistico ricettivo barese che ha come nucleo operativo principale le imprese ricettive alberghiere (rappresentate per l’80 per cento da Federalberghi) e quelle del settore extra alberghiero . Federalberghi ricorrerà al Tar perché il provvedimento del Comune non rispetta il criterio di rappresentanza stabilito dall’articolo 14 del Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno”. E ancora: “Nella gestione dell’imposta di soggiorno, ancora una volta il sindaco e il suo assessore dimostrano trascuratezza e poca attenzione verso il turismo cittadino. Inoltre, come hanno purtroppo confermato le ultime gravi vicende giudiziarie riguardanti aziende ed enti comunali, il sindaco, o chi per lui, ha confermato la sua incredibile spensieratezza nel firmare decreti di nomina di sua competenza senza nemmeno leggere i curricula degli interessati, semplicemente confidando nell’ente e/o nel gruppo segnalante”.

La risposta del Comune di Bari è affidata ad una nota in cui si precisa che l’amministrazione “non ha accumulato alcun ritardo nell’istituzione del Comitato. Le procedure si sono svolte in tempi rapidi e sono state portate avanti non dal sindaco – che non svolge queste attività – ma dal dirigente competente. Se nel tempo ci sono stati ritardi nell’introduzione dell’imposta di soggiorno, essi sono stati determinati esclusivamente dalla caparbia ostilità, al limite del boicottaggio, espressa da Federalberghi verso una moderna forma di tassazione applicata in quasi tutto il Paese e largamente diffusa anche all’estero. L’utilità dell’imposta di soggiorno è ampiamente condivisa anche dalla stragrande maggioranza dei cittadini baresi, consapevoli che il turismo rappresenta un bene prezioso che va al tempo stesso incentivato (con risorse specifiche) senza gravare sul carico fiscale dei cittadini”.

“Ancora più sorprendente, se possibile si legge ancora nella nota – suscita le critiche rivolte al Comune per aver nominato nel Comitato persone provenienti da fuori Bari. Sul punto vale ovviamente la pena precisare che le designazioni dei componenti in questione sono state effettuate direttamente dalle associazioni di categoria e che il Comune vi ha rispettato, come è giusto che sia. Le critiche di Federalberghi dovrebbero essere rivolte direttamente alle associazioni designanti, compresa quella di cui Federalberghi fa parte. E, però, va anche specificato che l’obiettivo di migliorare l’attrattività della città di Bari richiede un’ulteriore capacità di dialogo e la forza di superare polemiche e incomprensioni”.

Concludono dal Comune: “Se il senso del comunicato di Federalberghi, al netto dei toni e delle argomentazioni utilizzate, è quello di richiedere una maggiore apertura agli attori economici del territorio, incoraggiandone la partecipazione, il Comune non ha pregiudiziali e si dichiara pronto a verificare possibili integrazioni di rappresentanza al fine di ampliare la pluralità di punti di vista e di opinioni all’interno di un organo consultivo”.

 
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