ABC tenuta al cappio dall’amministrazione che paga le bollette con il contagocce – .

“IL M5S di Latina Abbiamo votato contro questa Finanziaria perché la riteniamo un documento negativo per la nostra città. La capitale è governata da un’amministrazione senza visione e coraggio, condizione essenziale per guidarla verso la ripresa”.

Queste sono le parole della consigliera Maria Grazia Ciolfi.

“Un bilancio in ginocchio per scelte sbagliate: il peggio che ci si potesse aspettare da un’amministrazione che si era presentata come l’unico modo per riportare Latina alla dignità di capitale, ripristinando decoro, pulizia, sicurezza e un porto turistico attrattivo che fungeva da volano per l’economia. Ad oggi, con un documento di bilancio così rigido, siamo lontani dalla favola raccontata in campagna elettorale. A ciò si aggiunge ancora una volta una maggioranza reticente al confronto, sfuggente nelle risposte e con la propensione a chiudere la bocca all’opposizione”.

“La situazione più imbarazzante è emersa riguardo alla gestione di questa amministrazione avanti con l’ABC – commenta Maria Grazia Ciolfi, capogruppo M5S – posizione che ho cercato di chiarire oggi in Consiglio, tra tante difficoltà, dalle censure ricevute alle domande che intendevo chiedere per ulteriori informazioni, che il presidente Tiero ha ritenuto eccessive, alle risposte non arrivate dai Servizi, messe a tacere dall’assessore Nasti . Entrando nel dettaglio, mentre consigliere competente e consiglieri si infuriano pretendendo di pagare in 27 giorni gli attuali creditori, dal bilancio emerge che l’unico creditore pagato in ritardo è proprio la filiale dei servizi relativi ai Beni Comuni. Risulta infatti creditore per 3,6 milioni complessivi, di cui 2,7 milioni per fatture scadute per il periodo ottobre-dicembre 2023. Alla mia richiesta odierna in Consiglio sul motivo di tale ritardo con un pagamento effettuato ad un con preavviso e con il saldo puntuale di solo il 10% del debito, l’Assessore ha riferito di un messaggio telefonico arrivato in quel momento dal servizio ambientale che certificava il pagamento di una parte del debito, ma senza specificare quando era stato effettuato. Risulta dagli atti che ABC non era stata pagata almeno fino alla fine di marzo, in particolare nella nota verbale n. 48390 del 19 marzo 2024, riportata nell’allegato F1 del bilancio, il servizio ambiente conferma che a tale data esisteva ancora un credito per fatture emesse pari a 2.699.772,66 euro. Dobbiamo dirlo ai cittadini – incalza l’assessore cinque Stelle – perché un ritardo di 5 mesi nel pagamento di milioni di euro ha un impatto enorme sulla qualità dei servizi che ABC fornisce: se da un lato l’amministrazione priva ABC di linfa vitale, dall’altro porta avanti la narrazione che l’azienda speciale non funziona.

Così come bisogna dire ai cittadini che mentre per l’ABC i soldi escono lentamente, e la spiegazione del ritardo è che l’erario è chiuso dal 10 dicembre, il Comune ha pagato subito, il 31 dicembre, l’operazione da 6 milioni di euro per la Latina Ambiente, generando ulteriore debito fuori bilancio. Scelte politiche di questa amministrazione che deve assumersi la responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, in primis dei loro elettori.

Per quanto riguarda l’analisi contabile del documento di bilancio, due sono le grandi criticità dichiarate dalla stessa consigliera Nasti: la ridotta capacità dell’ente di riscuotere le tasse e l’enorme incidenza dei debiti fuori bilancio.

“Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio – prosegue il capogruppo del M5S – occorre cristallizzare la responsabilità politica che è alla base della loro formazione: è chiaro che si tratta di debiti risalenti a precedenti amministrazioni di centrodestra, in gran parte derivati ​​da frasi essere giudicati. Conseguenza di gravi errori di quel partito politico, lo stesso che oggi governa la città, che, al netto dei debiti evitati dall’amministrazione Coletta, gravano ancora sul bilancio dell’istituzione. Questi episodi sono impossibili da difendere sia politicamente che giuridicamente”.

“Per quanto riguarda la capacità di riscossione, ritengo opportuno criticare l’operato dell’Amministrazione ma, allo stesso tempo, suggerire anche un cambio di rotta. L’accertamento della tassa sui rifiuti (TARI) è stato varato in modo trasversale, ma con troppa superficialità: errori nei calcoli, accertamenti errati, tasse non coerenti con il numero dei componenti del nucleo familiare, cambi di residenza non registrati. Ma a ciò si aggiunge l’incapacità della gestione amministrativa: i cittadini che tentano di contestare gli errori dell’amministrazione si trovano di fronte all’invio di pec che non vengono lette, non è possibile prenotare on line l’appuntamento con l’ufficio, non è possibile è possibile concordarlo di persona per poter dimostrare di essere in regola con le tasse e contestare accertamenti errati ricevuti. Un disastro che va di pari passo con la deriva delle pratiche di condono edilizio: l’ufficio è gravemente sotto organico e le poche pratiche processate non riescono a essere riscosse. Tutto questo – prosegue Ciolfi – va di pari passo con i 3,6 milioni di euro di crediti vantati e non incassati dal Comune nei confronti di Acqua Latina. Azienda che fornisce, a mio parere e senza tema di smentita, un servizio scadente gravato da frequenti interruzioni, da depuratori vecchi e insufficienti, con tariffe in bolletta tra le più alte d’Italia.

In questo bilancio – conclude – ci sono 9 milioni di euro prelevati dalle tasche dei cittadini durante il mandato commissariale in cui l’attuale assessore al Bilancio Nasti ha ricoperto il ruolo di sottocommissario. A cosa sono serviti quei 9 milioni? La sicurezza, a giudicare dai colpi di pistola esplosi in centro qualche giorno fa, non ha giovato, né ha giovato il decoro urbano, il cui stato è sotto gli occhi di tutti. Vogliamo parlare della Marina? Ad oggi non si conoscono orizzonti temporali per il bando per la manutenzione delle passerelle, così come per tutto ciò che non è previsto da questa amministrazione, a cominciare da quello della cultura, che ha fatto notizia a livello nazionale per la pessima immagine ottenuta con la candidatura a città della cultura”.

 
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