L’Assessore all’Ambiente, Giorgio Arcuriha spiegato come sia stato possibile ottenere una riduzione della TARI del 7%, rispetto alla previsione iniziale per il 2024, e del 2% rispetto allo scorso anno.
La riduzione dei costi di conferimento e la valorizzazione dei ricavi ha, infatti, consentito al Comune di Catanzaro di ridurre la Tari per l’anno 2024. Un risultato sancito nell’ambito della revisione del piano economico finanziario della tassa sui rifiuti, approvato dal Consiglio Comunale, con particolare riferimento all’importo relativo all’anno in corso.
«L’amministrazione comunale – ha spiegato Arcuri – è riuscita a raggiungere questo obiettivo grazie soprattutto ad un’attenta indagine di mercato, estesa a livello regionale, riguardo ai servizi offerti dagli impianti privati di gestione dei rifiuti. In particolare, nonostante il generale aumento dei costi, è stato possibile ridurre significativamente gli esborsi legati, ad esempio, allo smaltimento delle terre da spazzamento e dei pneumatici, che incidono sull’importo complessivo degli oneri condominiali. Allo stesso tempo, si è lavorato molto per aumentare la valorizzazione economica dei rifiuti differenziati, in particolare della plastica, rispetto agli anni precedenti. Voglio ringraziare tutto il settore ambiente, diretto da Antonio Dominijanni, per avermi supportato in questa complessa attività. Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione e al senso di responsabilità di tutti i cittadini”.
L’assessore Arcuri ha colto l’occasione per lanciare un appello alla comunità: «Se oggi la raccolta differenziata a Catanzaro ha raggiunto il 71%, lo si deve al comportamento corretto della stragrande maggioranza degli utenti. Sappiamo che si può fare di più e quindi invito tutti i cittadini a differenziare di più i rifiuti, evitando smaltimenti non corretti e rispettando gli orari delle utenze domestiche e commerciali”.
«Il trattamento virtuoso della carta, della plastica, del vetro e di tutti i materiali riciclabili – ha concluso – è decisivo per ridurre ancora di più le tasse e far sì che i rifiuti diventino fonte di profitto indiretto». (rcz)
