Aeroporto di Reggio Calabria, siamo a una svolta – .

Aeroporto di Reggio Calabria, siamo a una svolta – .
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L’aeroporto di Reggio Calabria è potenzialmente il fiore all’occhiello della città dello Stretto. Di questo ne sono consapevole fin dall’adolescenza quando utilizzavo i servizi per spostarmi, guarda caso, nella città di Genova, che sarebbe diventata la mia residenza per circa 25 anni.
L’aeroporto dello Stretto di Messina, che secondo me dovrebbe cambiare nome, è un aeroporto cittadino, una vera fortuna per i cittadini residenti, un valore aggiunto per l’intero territorio. Una parte delle istituzioni ha svolto le attività di propria competenza. La Regione Calabria, con il suo importante intervento decisivo nei confronti di un vettore, l’ENAC per gli interventi decisivi di carattere procedurale, il Governo per il supporto fornito in relazione alla disponibilità di finanziamenti per gli interventi relativi allo scalo.

Ma questo non basta.

L’aeroporto di Reggio necessita di importanti attenzioni a livello locale, urbano e di area conurbata (città metropolitana). La parte economica e sociale della città, senza il contributo dell’Amministrazione Comunale, può offrire ben poco agli stakeholder dell’aeroporto.
L’assegnazione di incentivi al vettore per l’attivazione di nuove rotte produrrà sicuramente un aumento del volume di passeggeri trasportati. Ciò consente alla società di gestione di far crescere l’EBITDA e, grazie al moltiplicatore keynesiano, un aumento del fatturato fino a tre volte il valore dell’investimento. Ma questo è un dato di fatto, è storia.

Oggi si tratta di mettere in campo, come si suol dire “gettando terreno”, azioni e misure che consentano alla città di raggiungere obiettivi purtroppo previsti da tempo e mai raggiunti a causa di una grande incapacità amministrativa. Proviamo a declinare, in ordine di importanza, i macro interventi di cui ha bisogno un aeroporto cittadino come quello reggino.

STAZIONE AEREA

Come anticipato, il tema della riqualificazione dello scalo è in pieno corso. Gli interventi di riqualificazione dell’aerostazione passeggeri dovranno essere accompagnati dalla riorganizzazione degli spazi interni sia landside che airside al fine di razionalizzare i flussi ai controlli di sicurezza e al ritiro bagagli, massimizzare e migliorare gli spazi dedicati alle attività no-core, migliorare la funzionalità degli spazi terminale e capacità.

Proporre un terminal nuovo, accattivante ed efficace significa principalmente prevedere un incremento dei ricavi (in gergo, non-aviation) derivanti dalla commercializzazione degli spazi e, soprattutto, aumentare la percezione della qualità dell’infrastruttura da parte degli utenti e dei potenziali operatori commerciali che vogliono investire. Oggi non è così e non mi sembra che ci siano discussioni tali da far percepire un indirizzo strategico da parte dei soggetti interessati e dei decisori locali.

ACCESSIBILITÀ

Un aeroporto deve garantire un servizio pubblico complementare al TPL. COME? Realizzazione di servizi di trasporto dedicati (bus navetta) da/per le principali località calabresi e siciliane (dell’area metropolitana) attraverso l’utilizzo di compagnie di trasporto, taxi e NCC presenti sul territorio.

Il posizionamento del porto sul mare consente il potenziamento dei collegamenti marittimi nello Stretto attraverso il ripristino del molo presso l’aeroporto al fine di avere una porta di accesso diretto dalla Sicilia (Messina, Taormina, Isole Eolie). In questo caso si auspica che venga valorizzata l’area metropolitana dello Stretto di Messina, spesso rimanendo come mero ente procedurale amministrativo (al netto dei continui studi proposti in tema di bigliettazione integrata sul TPL).

Accessibilità significa anche e soprattutto il potenziamento del collegamento delle autolinee extraurbane con l’aeroporto attraverso una migliore organizzazione dei percorsi del TPL extraurbano dell’area sud di Reggio Calabria e in particolare dei percorsi del costa ionica con conseguente puntuale coordinamento delle fermate bus presso il nodo aeroportuale rispetto al piano di sviluppo voli (attuale).

SICUREZZA

Un tema sempre penalizzato e decentrato nell’agenda dei decisori. Ritengo fondamentale procedere con un intervento di controllo degli accessi in relazione alla delimitazione dell’area aeroportuale con la predisposizione di varchi d’ingresso a controllo elettronico e la destinazione delle aree interne a parcheggi in modalità “kiss&fly” e “short-stay”. . Oggi la dotazione di aree attrezzate per la sosta “lunga sosta” rappresenta un’importante fonte di investimento in vista del piano di sviluppo dei voli nazionali ed internazionali.

Permettetemi un suggerimento, da parte di Reggio, amante della sua città, maltrattata e maltrattata per troppo tempo. Anche l’aeroporto di Reggio potrebbe investire sul tema delle merci valorizzando la naturale collocazione all’interno della ZES Calabria. Come più volte accennato, sarebbe strategico proporre lo sviluppo dell’aeroporto in considerazione della contigua realtà produttiva dell’ex Area OMECA, contribuendo alla crescita dei volumi di merci movimentate con ampi margini di miglioramento, in considerazione della particolare ubicazione favorevole dell’aeroporto rispetto all’area metropolitana dello Stretto.

Ad maiora.


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