Primo Maggio, il corteo a Torino tra tensioni e voglia di pace e lavoro. Gli antagonisti: “Non lasceremo il palco ai tutto esauriti” – Segui la diretta

Il corteo del Primo Maggio torinese è all’insegna della pace, della giustizia e del lavoro. Le istituzioni e i sindacati sono in prima linea. Al centro del dibattito anche l’alto numero di morti non correlate, che i sindacati ribadiscono è la prima emergenza da risolvere. E poi c’è la questione occupazionale. Il tema del rilancio di Mirafiori è entrato nel dibattito dopo la manifestazione dei sindacati e degli impiegati del 12 aprile. «Ma questa è anche l’occasione per focalizzare l’attenzione sul lavoro povero, sul lavoro sottopagato dei rider e dei precari», dicono dal corteo.

Mirafiori Torino non si arrende, in 12mila scioperano congiuntamente i sei sindacati

Diego Molino, Giovanni Turi

13 aprile 2024

Centinaia di persone si stanno radunando in piazza Vittorio. La processione di oggi cambia percorso rispetto al passato. Lasciare via Po causa lavori in corso. Sfilata in Corso San Maurizio, Viale dei Partigiani, Piazza Castello e Via Roma. Si concluderà in piazza San Carlo con l’intervento del sindaco, delle associazioni di categoria e di Giovanni Cortese della Uil Torino e Piemonte che parlerà a nome di Cgil, Cisl e Uil.
Ma su tutto domina l’incognita del segmento sociale, formato dai collettivi universitari e dai militanti di Askatasuna. L’annuncio fatto domenica scorsa alla marcia contro il G7 a Venaria è stato una sorta di manifesto di ciò che può accadere oggi: “Non lasceremo la scena ai sindacati che ci hanno venduto ai padroni”.
Quando mancavano pochi minuti alle 9.30, il corteo non era ancora partito. La raccolta procede a rilento anche a causa della pioggia.

Sciopero Mirafiori, la città che resiste e quella che resta in disparte

Paolo Griseri

13 aprile 2024

Ci sono alcuni aggiornamenti

10:49

Scopata la Fiom al Governo

Sono in corso gli interventi in piazza San Carlo. Mentre all’ingresso di piazza Castello, a due passi dalla prefettura, si ferma il segmento Fiom. E scandisce slogan contro il governo: «Meloni, Meloni vaffan*». Prefettura blindata e cori: “Siamo noi, siamo noi, gli operai di Torino siamo noi”.

10:42

Il segmento social: «Siamo il gruppo più numeroso, dobbiamo farci sentire»

Entra in viale dei Partigiani la sezione sociale dei centri sociali con Askatasuna, No Tav, Pro Palestina e collettivi studenteschi. La questione israelo-palestinese è centrale, come lo è stata per tutti i giorni del G7. «Il popolo in rivolta scrive la storia, l’Intifada fino alla vittoria», è lo slogan scandito dietro un grande striscione palestinese sventolato dalle prime file. Dicono: «Noi siamo la parte più significativa di questo corteo. Dobbiamo farci sentire”.

10:32

La Cgil: «Partecipazione record nonostante chi ci vuole demonizzare»

La marcia continua. E la pioggia sempre più intensa non scoraggia i partecipanti. Anzi. Il numero è decisamente aumentato nell’ultima mezz’ora. E c’è chi dice che la partecipazione è da record. Molto di più rispetto agli anni precedenti. «La destra ha cercato di demonizzarci, questa è la nostra risposta. Oggi a Torino deve diventare un simbolo”, dicono gli operai della CGIL nel corteo.

10:25

«Sono in cassa integrazione al 5% da due mesi. Che dignità è questa?”

La testa del corteo ha ormai raggiunto piazza Castello. La pioggia rende tutto più serio. Pochi slogan, quasi nessuna segnaletica. Solo le storie di chi è sceso in piazza per ribadire che il lavoro è un valore e va difeso. E, anche oggi, deve essere la priorità. Storie come quella di Ettore Cresto, delegato Cgil al Carrefour: «Il Primo Maggio fa parte della religione di ogni lavoratore. Sono in cassa integrazione al 5% da due mesi. Che dignità è questa? L’azienda non sa stare sul mercato e noi ci rimettiamo. Con le nostre vite”.

10:17

«Con i palestinesi contro il governo Meloni, complici delle guerre»

Una grande bandiera palestinese e uno striscione con la scritta “Con la resistenza palestinese contro il governo Meloni, complice di guerre e crisi sociali” apre la sezione dell’opposizione sociale. I manifestanti tengono cartelli con la scritta “Siamo con la resistenza palestinese a fianco di tutti i popoli oppressi”.

10:15

La battaglia dei cavalieri: «I nostri diritti calpestati»

“Oggi è la Festa dei Lavoratori e ricordiamo 250 anni di lotta che ci hanno portato ad avere diritti che oggi troppo spesso vengono calpestati”. Lo dice Francesco Silvestri, cavaliere e delegato della Cgil. «Ho 25 anni e faccio il pilota da quattro. Gran parte di queste conquiste sono andate perse, compreso il diritto di essere considerato dipendente. La nostra categoria lo dimostra”.

Corteo del Primo Maggio a Torino, il sindaco Lo Russo: “Il lavoro è il tratto caratterizzante della città”

10:08

L’Anpi: «Non viviamo di ricordi ma di valori»

Al corteo sono presenti i delegati di 8 sezioni dell’ANPI. Renato Appiano, della segreteria provinciale dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia: «Si stanno riscoprendo i valori della Resistenza e della Costituzione. Nonostante il governo che non dice mai la parola antifascista”. E aggiunge: «L’anno scorso abbiamo aumentato di 1200 il numero degli iscritti all’Anpi provinciale. Siamo qui perché non viviamo di ricordi ma di valori che vanno sempre difesi anche nella società di oggi».

09:51

La Gioc: «I ragazzi lasciano l’Italia perché nel nostro Paese il lavoro è sottopagato»

«Pagato sì ma come? In equilibrio sulla precarietà” si legge nello striscione del Gioc, Gioventù Cristiana Operaia, associazione da sempre vicina ai giovani nei percorsi di formazione e nelle periferie. «Il lavoro è troppo spesso sottopagato. E i ragazzi lasciano l’Italia perché non riescono a realizzare i loro progetti di vita. Un tema che non possiamo non affrontare”, riflette la presidente nazionale Ilaria Lodato. Un forte richiamo all’etica degli imprenditori, alla necessità di un giusto compenso e all’illegittimità di delocalizzazioni e chiusure di imprese sane che generano profitti in nome di una ricerca esasperata di ricchezza sempre maggiore è contenuto nel messaggio che l’arcivescovo di Torino Roberto Repole rilasciato per il Labor Day.

09:46

Il Pd: “La lotta alla mafia è il nostro obiettivo”

Il segmento del Pd sfila dietro il furgone da cui si leva la canzone «I 100 passi», dedicata a Peppino Impastato. «La legalità – dicono – deve essere il nostro faro. La lotta alle mafie è il nostro obiettivo”. Tra i politici presenti c’è il radicale Silvio Viale e dietro lo striscione dell’Avs Roberto Tricarico, leader delle elezioni regionali.

09:37

Il sindaco Lo Russo: «Il lavoro è il tratto caratterizzante di Torino»

Ad aprire il corteo è il sindaco Stefano Lo Russo. Parla di lavoro e dell’importanza delle politiche di recupero e della dignità occupazionale. Che «deve essere al centro del nostro impegno. Anche in vista delle elezioni europee”. «Il lavoro è l’aspetto caratterizzante di Torino e il lavoro è il nostro obiettivo principale, al centro anche degli interventi portati avanti con il Pnrr».

09:24

Via alla sfilata sotto la pioggia

In questo momento è partito il corteo da lungo Cadorna: si sfila sotto gli ombrelli, sotto una pioggia incessante. Davanti gli striscioni della Regione, di Torino e della Città metropolitana. Presenti tutte le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, oltre a rappresentanti della società civile come le bandiere dei Giuristi Democratici, dell’Arci e della Gioc, il segmento dell’opposizione sociale dei centri sociali Askatasuna, i No Tav e i collettivi studenteschi. Nel corteo c’erano anche bandiere filo-palestinesi.

 
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