Francesco Lucioni ha 24 anni e studia Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano. Dice che da grande non farà l’avvocato giuslavorista, ma il sindacalista. In attesa della laurea, ha fatto le prove generali sul palco del Primo Maggio a Varese dove ha parlato di precarietà, di diritti negati e di giustizia sociale. È registrato presso Felsa Cisl dei laghi, la categoria che tutela i lavoratori atipico, amministrato e autonomo. «In un tempo in cui la precarietà sembra la regola – spiega Lucioni – il sindacalista ha un ruolo sociale decisivo per raggiungere un obiettivo di giustizia sociale».
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I volti del Primo Maggio a Varese 4 di 51
Salire sul palco e parlare con i lavoratori e gli altri sindacalisti non è cosa facile, soprattutto quando coincide con la data del Primo Maggio. «Dobbiamo lasciare più spazio ai giovani – prosegue l’aspirante sindacalista -. Aver parlato ha significato molto per me e anche per Luigi (l’altro ragazzo che ha parlato dal palco, ndr), dovrebbe avvenire più spesso, per far capire che anche il sindacato è interessato a noi. E poi creare più momenti di ascolto, perché se un giovane si fa ascoltare allora partecipa trovando le forme adeguate. Insomma, non devi inventare proprio nulla”.