«Il russo a testa in giù? Capovolgono la storia” – .

«Il russo a testa in giù? Capovolgono la storia” – .
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Ha preso il via anche a Taranto l’ormai storico evento in onore della Festa dei Lavoratori, Uno Maggio Taranto libero e mentente, sotto la direzione artistica di Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino. Quest’ultimo in particolare ha suscitato scalpore nei giorni scorsi pubblicando sui social una foto del presidente del Senato Ignazio La Russa a testa in giù – chiaro riferimento alla sorte di morte a cui fu consegnato Benito Mussolini dai partigiani. Oggi dal palco di Taranto Riondino è tornato sull’argomento: «Non auspicherei mai la violenza, men che meno su qualcuno che legittimamente ha vinto le elezioni e che quindi ci governa», è chiaro. Affermando però che “non condivido le loro idee e mi impegnerò, mi batterò affinché la loro sconfitta politica avvenga il prima possibile”. L’attore ha parlato stando sotto uno striscione con la scritta “Dal 1965 gli attori sono cambiati ma i tumori restano”, chiaro riferimento alla situazione dell’ex Ilva. Riondino ha poi condannato «coloro che capovolgono la storia e la realtà procedendo a piccoli passi affinché ciò che è accettabile diventi ragionevole e alla fine ciò che è ragionevole diventi legale». Un chiaro riferimento al “ribaltamento” della foto incriminata. «Capovolgere la realtà significa alludere, capovolgere una fotografia può significare alludere ma comunque la giri resta sempre quell’immobilità definitiva», ha continuato Riondino. «Sono stato imprudente, ma ho usato uno stratagemma proprio come fanno loro quando si definiscono antiantifascisti», ha tenuto il punto l’artista.

Il riferimento a Pertini

«I modi e i tempi possono essere sbagliati ma una cosa dovrebbe essere chiara a tutti e per essere ancora più chiara prendo a prestito le parole del presidente partigiano Sandro Pertini quando disse che ‘tutte le idee vanno difese e rispettate tranne il fascismo’ che è il morte di ogni idea e diritto. Buon Primo Maggio a tutti”, ha concluso Riondino. Lo spettacolo, iniziato alle 14.20, prevede una maratona di 12 ore condotta da Valentina Petrini, Andrea Rivera, Martina Martorano e Serena Tarabini. Si svolge nel parco archeologico delle Mura Greche ed è organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Obiettivo dichiarato dell’evento è esprimere “un grido di resistenza, di presenza civica, di vicinanza ai movimenti che ogni giorno si combattono”, come dichiarano i direttori artistici.

La scala a pioli

Durante l’evento nel capoluogo ionico, che proseguirà fino a sera, si esibiranno gratuitamente diversi artisti. Ci saranno Marlene Kuntz e Willie Peyote, ma ritornerà anche Francesca Michielin, che lo scorso anno saltò l’evento per motivi di salute. Nella formazione figurano anche Area Open Project, Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki. Ci saranno anche Mannarino, Mama Marias & Don Ciccio, Gabriella Martinelli, NAIP, Emma Nolde, Selton, Terraross, i Tre allegri Ragazzi Morti e i vincitori del concorso ‘Musica ControLeMafie’: i Malvax. Ospite speciale sarà l’Orchestra Uno Maggio, una “super band” creata per l’occasione. I suoi componenti sono musicisti straordinari, da Roberto Angelini alle chitarre, a Fabio Rondanini alla batteria, passando per Gabriele Lazzarotti al basso, Adriano Viterbini alle chitarre, Andrea “Fish” Pesce alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo al violino, Vincenzo Lato alle percussioni, Francesco Fratini alla tromba, Simone Alessandrini al sax e Tahnee Rodriguez ai cori.

La lettera di Ilaria Salis

L’evento alternativo al concerto di Roma (vessato quest’anno dalla pioggia) ospiterà a sorpresa anche il contributo di Ilaria Salis: l’antifascista italiana detenuta in Ungheria ha inviato agli organizzatori dell’evento un messaggio che suo padre leggerà sul palco a sera. Questi, in sintesi, i contenuti, anticipati dall’artManiglia: «Ringrazio tutti i compagni del Primo Maggio di Taranto. La vostra solidarietà e il vostro sostegno mi sono stati di grande aiuto nell’affrontare la situazione in cui mi trovo. È grazie alla vostra solidarietà e al vostro sostegno che spero che questo incubo finisca presto”.

Foto di copertina: Michele Riondino al grande concerto di Taranto del 1 maggio 2022 (Ansa)

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