Vacanze in Umbria a Centumbrie, il borgo diffuso che è come un sogno – .

Vacanze in Umbria a Centumbrie, il borgo diffuso che è come un sogno – .
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Non ha ancora trovato una definizione per descrivere se stesso Centumbrie, il progetto dell’ospitalità e del turismo che racconta l’eccellenza e la bellezza di una piccola porzione dell’Umbria, quella che si affaccia sul costa orientale del Lago Trasimeno. Un “borgo diffuso”, fatto di luoghi che raccontano una storia del territorio: un progetto che, come ogni cosa nuova, aspetta ancora che qualcuno trovi il modo di definirlo. D’altronde è anche comprensibile: come si chiama una visione?

La visione è quella dell’ingegnere Michele Cinaglia. Lui, dopo una carriera di successo, decide di ritornare nei luoghi d’origine suoi e della moglie, e di valorizzarli restituendoli alla comunità e ai turisti che transitano da queste parti (per lungo tempo considerate ingiustamente una sorta di “periferia” di Toscana). Così, con l’aiuto dei figli Miriam e Giovanni, Cinaglia ha dato vita al progetto CM Centumbrie, finanziandolo interamente con una parte del tuo capitale personale. Prende sei antichi casali di campagna e li ristruttura, rendendoli eleganti ville armoniosamente immerse nella natura e nella storia di questi luoghi, grazie all’uso del cotto umbro, della pietra, di materiali del passato abbinati ad alcuni pezzi di design contemporaneo, che guarda qua e là nelle stanze. Prende i campi umbri e li restituisce alle coltivazioni originarie, mettendo al centro sostenibilità, alta qualità, biologico e filiera corta. E poi con quei prodotti (olive, cereali, verdure, uva) avvia una cucina, anzi più cucine, e sceglie di farle gestire da uno dei migliori chef, Gennaro Esposito, che non è umbro, ma se ne è innamorato con l’Umbria.

Sì, in realtà è difficile restringere il campo Centumbrie quanto basta per raccontarlo. L’ideale, ovviamente, sarebbe vederlo con i propri occhi.

Le ville (e la casa di Luisa Spagnoli)

La ristrutturazione è stata impegnativa, ma l’ingegner Cinaglia non aveva lasciato spazio a compromessi. I materiali, la lavorazione, l’artigianato dovevano riportare queste case di campagna alla loro antica bellezza, nel rispetto della tradizione locale e delle storie che conservavano. Storie come quelle di Villa La Cotogna, casa natale di Luisa Spagnoli o quelli di Villa Battisolesituato su una collina affacciata sul Lago Trasimeno su cui si affacciava, agli inizi del ‘900, la residenza di Vittoria Aganooruno dei più grandi poeti di quel periodo, autore di numerosi versi dedicati a questa collina baciata dal sole, e suo marito Guido Pompilj, importante figura politica che salvò il lago dal prosciugamento voluto da alcuni speculatori.

Pertanto, gli ie furono chiamati a ristrutturarli maestri artigiani locali, autori del recupero di mobili e complementi e della creazione ex novo di pezzi unici che potessero richiamarsi allo stile originale, senza stravolgerlo ma modernizzandolo. Oggi quelle ville possono essere affittate, per un’esperienza turistica diversa dal solito. Villa Battisole, ad esempio, ti riporta indietro nel tempo, con i suoi tramonti sul lago, e i suoi spazi esterni che includono una panoramica piscina a sfioro. 820 mq per sedici posti letto, affittabili ad un prezzo interessante (considerando l’ampiezza e la bellezza degli spazi), seppure nella categoria lusso.

Il più piccolo, tuttavia, lo è Villa Bianca La Luna: 170 mq per tre camere con giardino e piscina, e vista panoramica che abbraccia l’Isola Polvese, sul Lago Trasimeno.

Progetti agricoli

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