“La carenza di agenti di polizia nella nostra provincia è inaccettabile” – Savonanews.it – .

“Al 31 dicembre 2023, le carenze complessive di organico della Polizia di Stato ammontavano a 10.271 unità, pari al 9% dell’organico previsto dalla legge, risultante dalla differenza tra un organico di 109.408 unità e una forza effettiva di 99.137 unità. Sono i dati ufficiali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, situazione che nella nostra città vede nel 2024 percentuali di carenza di personale in crescita per la mancanza di incarichi di nuovi agenti e di molti pensionati. Basti pensare che con i prossimi trasferimenti previsti per l’estate arriveranno qui solo dieci agenti di polizia appartenenti al ruolo di agenti e assistenti”. Così, in una nota, Pietro Ghigliazza, segretario provinciale della Silp Cgil di Savona.

“Il nostro territorio – spiega il segretario della Silp Cgil – soffre da tempo di rilevanti carenze organiche che non riguardano solo le Questure, ma riguardano le specialità, tutte quelle misure di sicurezza che garantiscono il controllo del territorio e la prevenzione dei reati con un numero preoccupante di colleghi che si avvicinano alla pensione che, da tempo, supera le trenta unità annue “La criticità della carenza di personale, che riguarda anche le altre forze di polizia – spiega il sindacalista – si unisce all’età elevata! media, sopra i 50 anni, oltre a problematiche legate a strutture e mezzi. Ad oggi: zero assunzioni straordinarie, zero investimenti, risorse inadeguate per il rinnovo del contratto – Un rinnovo che i lavoratori in divisa aspettano da oltre 850 giorni! Tutto ciò si ripercuote sul benessere organizzativo, con donne e uomini costretti a lavorare in un clima lavorativo sempre più degradato e sempre meno rispettoso della dignità del lavoratore”.

“Facciamo appello alla comunità civile, alla politica locale, ai parlamentari liguri – conclude il responsabile del sindacato di polizia – affinché facciano la loro parte a tutti i livelli per contribuire a rappresentare la grave situazione in cui ci troviamo. Le prossime elezioni rappresentano un terreno fertile per slogan propagandistici ma con effetti eliminati dal giorno dopo! Preoccupa il tentativo di militarizzare la sicurezza, di farla regredire, allontanandola dalla sua funzione civile e democratica che rappresentava una grande conquista sancita dalla legge 121/81; lo strumento d’azione prioritario, relegando la repressione ad una ratio estrema. Ci opporremo a questo piano, che mina la dignità di tutti noi, di tutti i lavoratori in divisa, che annulla i sacrifici volti a costruire una polizia democratica. passato recente”.

 
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