Vinicio Capossela arriva a Ponchielli il 5 maggio – .

Vinicio Capossela arriva a Ponchielli il 5 maggio – .
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Domenica 5 maggio (ore 21) Vinicio Capossela arriverà al Teatro Ponchielli di Cremona, nell’ambito della sua tournée Con le chiavi abbiamo – tredici canzoni urgenti in teatro. Una serie di concerti con cui l’eclettico artista presenta il suo ultimo lavoro discografico, vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2023 nella categoria Miglior Album Assoluto.

Accompagna Vinicio Capossela sul palco Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli sulla batteria, Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Raffaele Tiseo al violino, Daniela Savoldi al violoncello, Michele Vignali al sassofono.

Quello di Cremona è uno degli ultimi eventi dell’a viaggio musicale che nell’autunno del 2023 ha attraversato l’intera penisola, toccando 29 città (35 recite) e collezionando numerosi sold out, ricevendo l’entusiasmo di pubblico e critica.

Concerti durante i quali l’artista prende per mano gli spettatori, guidandoli attraverso le tracce di un disco che seziona questioni sociali e di attualità come forse mai nella carriera del cantautore, che si traduce in un tipo di esecuzione che esalta le parole, per ascoltarne l’importanza nella pulizia dell’espressione musicale.

Oltre ai brani del nuovo album, ci sarà spazio anche per alcuni dei brani più celebri dell’ampio repertorio caposseliano.

“È un concerto che parla della sospensione dell’incredulità, quindi del mondo dell’immaginazione, perché l’immaginazione è la nostra grande opportunità per trasformare i limiti in possibilità” dice l’artista. “Abbiamo chiamato questa serie di concerti in teatro “con le chiavi che abbiamo”. Quando mancano i tasti del pianoforte bisogna cercare le melodie con quelli rimasti. Il nostro concerto vorrebbe essere un iTi invito a fare con quello che hairendere i limiti una possibilità e soprattutto non avere paura di sbagliare”.

Lo spettacolo inizia su un divano. “Un divano sul quale ci siamo seduti tutti e che è una sorta di totem della nostra condizione” rivela ancora Capossela. “Da lì ci alziamo e affrontiamo una lunga serie di canzoni che trattano diverse urgentizze a partire da quelle che abbiamo dentro, perché spesso il nemico viene sempre pensato come fuori, e invece il nemico, le cose sbagliate, le conseguenze del nostro male l’istruzione è dentro di noi”.

Protagonista assoluta della scenografia che caratterizza lo spettacolo è un’enorme luna gonfiabile, che funge sia da imitazione della luna che da luna giocattolo. Una luna magnetica, che sprigiona la sua forza sui sogni, che attira fluidi e saggezza. Una luna che rischia di caderci sulla testa per quanto è pesante, proveniente dalla discarica delle nostre vanità, ma che allo stesso tempo è da sempre in risonanza con tutte le fantasie umane.

“Una grande luna, come quella l’aveva immaginata l’Ariosto, alla quale il poeta dedicò quella straordinaria metafora per cui il senno va alla luna, ma sulla luna ci sono anche tutte le cose per le quali gli uomini perdono il senno sulla terra: la vanità, potere, seduzione. Eccoli tutti in una bellissima luna gonfiabile, alla fine la facciamo esplodere e così torniamo sulla terra dove sappiamo che non resta altro che follia”.

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