Codipra Trento approva il bilancio 2023 e progetta il futuro – .

Numeri importanti per il consorzio della difesa che guarda al futuro con ottimismo, sperando nell’aiuto delle nuove tecnologie per affiancare le politiche di difesa attiva

Quattordici milioni di euro di patrimonio, seicento di valori assicurati con polizze agevolate, cinquanta di dotazioni per fondi comuni di investimento e 13.500 soci. Sono questi i numeri più importanti del bilancio 2023 di Codipra Consorzio di Difesa della Provincia Autonoma di Trento, recentemente approvato dall’assemblea dei soci. Nel corso dell’assemblea è stato rinnovato anche il collegio sindacale, la cui presidenza è passata a Giorgio Demattè che subentra a Patrizia Gentil. Gli altri membri sono stati confermati con Carol Pomes e Giorgio Degasperi sindaci effettivi, Cristina Camanini e Mauro Di Valerio sindaci supplenti.

Nemici feroci e un prezioso alleato

«Stiamo vivendo un momento di particolare evoluzione, i cambiamenti climatici, la volatilità dei mercati, le incertezze economiche e le continue emergenze fitosanitarie sono ormai evidenti – ha evidenziato il presidente di Codipra Giovanni Menapace –. Per noi agricoltori è sempre più fondamentale tutelare la nostra produzione e i nostri redditi. Fortunatamente il momento è particolarmente effervescente anche dal punto di vista dell’innovazione, basti pensare alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Siamo di fronte ad un punto di svolta che porta con sé risvolti attuali positivi e importanti potenzialità per il futuro. Tuttavia – ha aggiunto – per sfruttare appieno questa nuova ondata di innovazione sono necessari non solo forte entusiasmo e consapevolezza, ma anche una grande capacità di pensiero strategico a lungo termine».

«Le potenzialità, se unite all’immensa capacità di calcolo dei computer attuali, sono molto importanti anche per il nostro settore. Potenziale che noi, intelligenza naturale, dobbiamo saper gestire e governare al meglio. Il mondo del risk management deve trarne vantaggio utilizzando strategie di difesa attiva e di difesa passiva in modo sempre più complementare – ha sottolineato Menapace – e sta a noi concretizzarle sul territorio. Proprio per questo siamo al fianco delle istituzioni provinciali, che ringrazio per il supporto, degli enti di ricerca, delle organizzazioni professionali e di produttori e di tutti gli attori della nostra filiera per raggiungere questo obiettivo fondamentale ed imprescindibile”.

Cambiamenti climatici e nuove strategie

«Nel corso dell’ultimo anno sono state numerose le attività svolte in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, la Fondazione Bruno Kessler, l’Università di Trento, l’Università di Padova nonché l’Università Cattolica di Milano, che consentono al consorzio di avere una strategia olistica nel breve, medio e lungo periodo e pianificare scientificamente le azioni progressive. Numeri importanti per il nostro Consorzio – ha sottolineato il direttore di Codipra Marica Sartori – e per i nostri coci che, responsabilmente, di anno in anno, scelgono di tutelare la propria produzione e il proprio reddito».

Sartori ha inoltre evidenziato come l’impatto dei cambiamenti climatici imponga di cambiare ritmo e approccio, basti pensare che «i danni da eventi atmosferici sono aumentati di oltre il 300% negli ultimi vent’anni con impatti significativi anche sul nostro territorio, ad esempio l’attuale campagna è calcestruzzo, che ha visto temperature miti nelle prime due settimane di aprile, che, unite alla disponibilità di acqua nel terreno, hanno favorito una rapida e anticipata ripresa vegetativa di tutta l’area frutticola”

«Ma purtroppo i ritorni di freddo sono sempre più frequenti e dobbiamo essere pronti ad adattarci a questa situazione – ha avvertito Sartori – per la campagna 2024 è ancora presto per fare valutazioni, i nostri tecnici sono già in campo per monitorare la situazione. situazione e confrontarci con gli agronomi ma bisognerà attendere la fine della fioritura per un primo bilancio di queste ultime due settimane che tanto hanno preoccupato gli agricoltori e il sistema agricolo locale”.

Sartori ha proseguito con una riflessione sulla complessità del momento attuale. «Grazie alla storia del consorzio e alla solidità e autorevolezza costruita in 50 anni di cammino, è stato possibile realizzare un piano eccezionale, quasi 10 milioni di euro, per accompagnare le imprese agricole del territorio a superare le criticità del 2022 e 2023 dettato dall’insufficienza dei fondi comunitari e nazionali e di mantenere fiducia e continuità negli strumenti di gestione del rischio anche nella campagna 2024”.

«Siamo convinti – ha concluso il direttore – che solo con una corretta consapevolezza e pianificazione per l’adozione di un mescolare di strumenti, polizze assicurative e fondi comuni di investimento, TSI, da un lato, e strategie di difesa attiva in grado di mitigare i potenziali danni, dall’altro, possiamo costruire un sistema di protezione sostenibile nel breve, medio e lungo termine, che grazie a molteplici pilastri, sia efficiente ed efficace per gli stakeholder, agricoltori in primis, e possa valorizzare le importanti risorse finanziarie che la PAC 2023-2027 destina alle misure di gestione del rischio”.

Da sinistra: Giovanni Menapace, Marica Sartori e Giulia Zanotelli

La visione nazionale

Il presidente dell’Asnacodi Italia Albano Agabiti nel suo intervento ha fatto una panoramica dell’attuale contesto del settore agricolo, evidenziando come l’evoluzione del settore della gestione del rischio, anche grazie all’importante contributo pubblico, rappresenti un concreto vantaggio competitivo per le imprese. Il nostro sistema sta già lavorando responsabilmente per identificare progressivamente una strategia sostenibile ed efficace per fornire risposte concrete al massimo numero di aziende. La piena condivisione degli obiettivi è una condizione distintiva del sistema di cui Trento è parte integrante e al quale esprime particolare ringraziamento per il suo indispensabile e convinto contributo.

Il direttore di Asnacodi Italia Andrea Berti si è complimentato per gli ottimi risultati illustrati ed ha espresso il suo vivo ringraziamento per la piena ed indispensabile collaborazione del consorzio trentino a favore del sistema Paese, che basa la propria strategia “in trazione” del territorio nella condivisione di eccellenze e progetti. Valutazione delle caratteristiche comportamentali e delle aziende agricole per trovare le migliori soluzioni che consentano di passare dall’incertezza alla conoscenza del rischio e conseguente gestione consapevole dello stesso, sono gli obiettivi dei numerosi progetti per l’adozione di una strategia di adattamento mirata a salvaguardare il reddito d’impresa.

Il sostegno della Provincia

«È una fase complessa per tutto il mondo agricolo – ha evidenziato l’assessore all’Agricoltura della Provincia autonoma di Trento GiuliaZanotelli – e proprio per questo stiamo lavorando su diversi temi. Focalizzeremo la nostra attenzione su alcune priorità per concentrare gli sforzi e massimizzare i risultati. Ad esempio, la gestione dell’acqua e dei rischi verso la quale abbiamo messo in campo un lavoro congiunto per tutelare il reddito delle nostre aziende agricole”.

«È un orgoglio poter rappresentare una realtà come quella trentina dove la gestione del rischio rappresenta un primato nazionale ed europeo per risultati raggiunti, strumenti attivati ​​e sperimentazioni. Ma dobbiamo guardare al futuro – ha aggiunto – infatti l’attenzione del mondo delle istituzioni è già puntata sulla prossima programmazione agricola post 2027, dobbiamo lavorare in maniera coesa, per tutelare il lavoro del consorzio e di l’intero sistema dei consorzi di difesa. Una partita da vincere facendo squadra, solo insieme possiamo garantire resilienza e sostenibilità alle nostre aziende agricole”.

 
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