il parere dell’Unione Popolare di Massa in risposta al consigliere leghista Balloni – .

È stato ampiamente evidenziato dal monitoraggio effettuato da ARPA Toscana che l’inquinamento dei corpi idrici superficiali da parte del terrazzo rappresenta un problema ambientale significativo in quanto è in grado di deteriorarne lo stato ecologico, generando impatti anche a lungo termine, in particolare, su uno dei sugli elementi di qualità biologica (macroinvertebrati bentonici) e su uno degli elementi idromorfologici (struttura e substrato dell’alveo).”

Le autorità locali hanno implementato una serie di misure nell’ottica di poter gestire e contenere gli impatti del terrazzo sui corpi idrici protetti presenti nell’area interessata, ma ad oggi quanto fatto non appare sufficiente a risolvere questa criticità ambientale , che continuano a manifestarsi, in particolare, dopo intense precipitazioni, inquinando anche in maniera significativa i corsi d’acqua.” “A questo proposito, sarebbe utile valutare l’opportunità da parte degli enti preposti di studiare monitoraggi ad hoc dei corpi idrici superficiali e sotterranei impattati, al fine di individuare le fonti
e accertare eventuali contributi all’inquinamento, nonché le responsabilità individuali legate al deterioramento dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici.
” “è necessario ribadire la presenza di una significativa criticità ambientale su tutti quei corpi idrici superficiali appartenenti ai bacini marmiferi delle Alpi Apuane,[..] che, soprattutto a causa dell’inquinamento da terrazzo, non sono riusciti finora a raggiungere l’obiettivo del “buono” stato ecologico, previsto dalla Direttiva Quadro”
Acque 2000/60/CE
.”

L’Unione Popolare Massa ha risposto alle parole dell’ex assessore Balloni sull’inquinamento del fiume Frigido riportando le parole del Ministero dell’Ambiente dello scorso ottobre. “Siamo sorpresi – dicono dall’Unione Popolare – che l’ex assessore ignori il parere del ministero dell’Ambiente sul tema dell’inquinamento dei fiumi del nostro comprensorio. Non si tratta di inquinamento “di parte”, visto che il problema riguarda anche la vicina Carrara, ma l’onestà politica e intellettuale dovrebbe indurci a prendere atto di uno stato di fatto: “marmettola, oltre a ridurre l’ossigenazione delle acque e inibendo la crescita delle alghe e delle piante acquatiche, occupa gli interstizi dei ‘letti utilizzati dai macroinvertebrati come rifugi o aree di riproduzione e danneggia direttamente gli organismi stessi, rendendo difficile lo sviluppo di una comunità macrobentonica stabile e diversificata’. Ancora parole del Ministero dell’Ambiente.Per quanto riguarda il contratto di fiume, segnaliamo all’assessore che, dopo la firma nel marzo 2022, quel progetto è stato sepolto dall’amministrazione, nessuno dei progetti presentati è stato preso in considerazione, ritenendoli molto probabilmente non idonei al finanziamento. Ricordiamo inoltre che tra i progetti ce n’era anche quello per identificare la tracciabilità del marmo, la sua provenienza, per identificare chi effettivamente inquina le nostre acque. Ma questo progetto non interessa nemmeno all’amministrazione che preferisce far pagare l’inquinamento ai cittadini lasciando impuniti gli inquinatori”.

 
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