dal “tredicesimo di cuneo” al rischio della beffa – .

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Roma, 2 maggio 2024 – C’è chi lo difende perché comunque «porterà più soldi nelle tasche di chi guadagna di meno» e chi lo considera uno «annuncio elettorale» (Landini, segretario generale della Cgil, lo ha definito “Bonus Befana”) che genererà pochi benefici e per poche persone. Non si smette mai di discuterne Bonus di 100 euro annunciato dal governo per Gennaio 2025.

La difesa del bonus da 100 euro

L’ultimo a “difenderlo” è stato il il viceministro al Mef Maurizio Leo che lo definì: “Il tredicesimo del cuneo fiscale”.

Leone e il “tredicesimo di cuneo”

“Il cuneo fiscale – ha detto Leo – è spalmato su 12 mesi, poi” il bonus “è come se fosse un tredicesimo del cuneo fiscale, questo è l’obiettivo, dare un tredicesimo del cuneo fiscale”.

Cento euro lordi

Leo ha spiegato che al bonus si applicano tasse del “23%, quindi saranno” ca 77 euro” ma se il contribuente ha “qualche trattenuta o detrazione siamo più o meno nei paraggi 80 euro, parenti degli 80 euro del cuneo”. Non si tratta, precisa, di un provvedimento elettorale ma è stato fatto adesso “perché c’è il Decreto legislativo Irpef” che tratta di “reddito da lavoro dipendente, localizzazione naturale”.

Per chi è?

Come illustrato dal Governo, il bonus da 100 euro sarà riservato a chi ha redditi complessivi sotto i 28 mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico. Ne avranno diritto anche loro famiglie monogenitore con almeno un figlio a carico: ad esempio genitori separati o vedovi con almeno un figlio a carico. Lo considerano le stime del ministero interesserà 1,1 milioni di famiglie in Italia.

Nessun bonus sotto gli 8.500 euro

Non riceverà il bonus che, nel 2024, avrà reddito inferiore a 8.500 euro. Questo perché coloro che si posizionano al di sotto di questa cifra non paga le tasse: quelli che si dicono contribuenti incompetenti. Per riscuotere un bonus devi essere un contribuente.

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Quando verrà pagato

Verrà erogato il bonus di 100 euro lordi Gennaio 2025 (per questo motivo è stato ribattezzato Bonus Befana) in base ai redditi maturati nel 2024. Sarà un forfettario, cioè verrà pagato solo a gennaio.

Il rischio è uno scherzo

Ma i dipendenti che riceveranno il bonus di 100 euro in busta paga a gennaio 2025 potrebbero ritrovarsi nella condizione di doverlo restituire. “Questo rischio esiste – ha spiegato ad Askanews l’esperto fiscale Gianluca Timpone –. Per ricevere il bonus a gennaio 2025 il dipendente deve presentare domanda al datore di lavoro quando ancora non riesce ad avere una chiara consapevolezza di quali fossero i suoi reddito totale nel 2024. Sono inoltre da considerare: redditi da locazione, straordinari, bonus e altre indennità. Fermare superare anche di un euro la soglia dei 28.000 euro perdere il diritto al bonus, come è successo con gli 80 euro di Renzi”.

Come funziona il Bonus

Il bonus di 100 euro, ha spiegato ancora Timpone, “agisce sotto forma di trattenuta/aumento in busta paga”, quindi “è da considerarsi importo lordo e tassato con l’aliquota marginale del prima fascia Irpef ovvero 23%“. Va inoltre considerato che sono esclusi dal bonus i contribuenti “incapaci”, perché hanno un reddito inferiore a 8.500 euro e quindi rientrano nella nessuna zona fiscale”.

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L’effetto detrazione “taglia” il Bonus

La stessa cosa non vale solo nel caso in cui “hanno a imposta pari a zero per detrazioni. Rientrano in questa categoria i contribuenti che, pur dovendo pagare l’Irpef per esempio per 1.500 euro, sono allo stesso tempo destinatari di detrazioni generate dal pagamento degli interessi su mutui, lavori di ristrutturazione, spese mediche, per 1.500 euro. Anche in questo caso nessun compenso potrà essere riconosciutomentre se le detrazioni raggiungono i 1480 euro il bonus massimo riconoscibile non può superare i 20 euro”.

Le differenze con il bonus da 200 euro di Daghi

“In pratica – ha concluso Timpone – il meccanismo che regola il bonus una tantum di 200 euro corrisposto dall’ Governo Draghi di fronte alle bollette in aumento. In quel caso l’importo era netto e il dipendente non aveva nemmeno bisogno di chiederlo. Ma le risorse in campo erano molto maggiori”. Bonus da 200 euro di Draghi sono stati assegnati 7 miliardi di euro per il bonus da 100 euro della Meloni si tratta di circa 100 milioni.

 
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