Drago Acireale C5 si presenta, ecco la squadra Granata: “Unità di intenti fin dal primo incontro”

La conferenza stampa di presentazione del nuovo ð ƒð «ð šð ð ¨ ð €ð œð ¢ð «ð žð šð ¥ð ž ð ‚ð Ÿ”, nato dalla fusione della Drago e dell’Acireale C5. Erano presenti il ​​patron Cristiano Ereddia, l’amministratore delegato Giuseppe Sardo, il direttore generale Pippo Vasta, il direttore dell’area tecnica Giuseppe Caruso, il manager Emanuele Maugeri e i direttori marketing e commerciale Maurizio Ciancio e Luccio Di Grazia.

Ad illustrare la nuova realtà sportiva è stato ð †ð ¢ð ®ð ¬ð žð ©ð ©ð ž ð ‘ð šð «ð ð ¨: “Questa è l’unione di un drago longevo e di uno giovane e di successo negli ultimi tre anni. La fusione è avvenuta non perché ci fossero due progetti in difficoltà ma è nata in virtù di un’unità di intenti fin dal primo incontro e di un obiettivo comune: portare l’Acireale al top. Uno dei pilastri dell’azienda sarà il nuovo settore giovanile che non nasce perché siamo obbligati a farlo: è qualcosa in cui crediamo fortemente e che ha l’obiettivo di creare senso di appartenenza nei giovani. Un settore che ci siamo affidati a ð ‰ð ¨ð ¬ð žð ¥ð ¢ð ð ¨ ð ƒ’ð €ð ð ¨ð ¬ð ð ¢ð §ð ¨, uomo di grande esperienza che già conosce l’ambiente in questione che ha vinto in Serie C2 con l’Acireale C5.

Era presente anche l’amministrazione comunale con il sindaco ð ‘ð ¨ð ›ð žð «ð ð ¨ ð ð šð «ð ›ð šð ð šð ¥ð ¥ð ¨ che ha poi parlato: “Ad Acireale purtroppo ultimamente c’è stata divisione nello sport. Oggi è importante quello che sta accadendo: un’unione economica, umana, che possa far crescere il movimento soprattutto attraverso il settore giovanile. Sappiamo quali sono le condizioni delle strutture nella nostra città, nel nostro progetto vogliamo costruire un altro palazzetto per tutti gli sport. Cercheremo di dotare la città di due strutture per dare più spazio allo sport nella zona di Tupparello. L’amministrazione sicuramente ti sosterrà e ti auguro buona fortuna per portare alto il nome dell’Acireale.

Il gestore ð „ð ¦ð šð §ð ®ð žð ¥ð ž ð Œð šð ®ð ð žð «ð ¢ aggiunge: “Vogliamo tornare ad appassionare le persone, passo dopo passo. Stiamo gettando basi importanti per il futuro con persone che capiscono questo sport e i risultati sul campo parlano a loro favore. Mi fa piacere anche vedere tanta gente presente, segno che c’è interesse intorno a noi.”

Il Direttore Generale era molto emozionato ð ð ¢ð ©ð ©ð ¨ ð •ð šð ¬ð ð š: “È sempre stato il mio sogno realizzare un bellissimo progetto futsal ad Acireale. Negli ultimi anni mi ero ripromesso di unire le forze e devo dire che è stato facile perché ho conosciuto persone appassionate e competenti. Questo progetto è nato per Acireale.”

Lanciare il marchio Drago Acireale C5 non solo sul campo ma anche nel marketing come hanno dichiarato ð œð ¢ð ¨ ð ƒð ¢ ð †ð «ð šð ³ð ¢ð š: “Il marchio Acireale può essere valorizzato fuori città non solo sul profilo sportivo. Sono sicuro che l’amministrazione sarà al nostro fianco come ha già detto. Cercheremo di mettere a frutto la nostra esperienza per portare avanti questo nuovo progetto.”

Poi interviene il direttore ð ð žð ©ð ©ð ž ð ‚ð šð «ð ®ð ¬ð ¨: “Ringrazio il nostro patron Battiato perché se siamo qui il merito è soprattutto suo. Grazie a tutto il club per avermi dato fiducia in questo nuovo corso. Il signor ð ‘ð žð ›ð ² ð ‘ð œð šð §ð ®ð «ð š, il preparatore atletico ð Œð šð «ð œð ¨ ð ™ð ®ð ©ð ©ð šð «ð ð ¨ e il preparatore di i portieri ð ‘ð ¨ð ›ð žð «ð ð ¨ ð …ð šð ¥ð ³ð ¨ð §ð ž saranno i nostri punti di partenza. Sarei orgoglioso se Acireale fosse composta solo da acireali, so che oggi è difficile ma spero che tanti giovani acireali possano unirsi alla nostra causa. Il lavoro però non ci spaventa e abbiamo sempre fame.”

Conclusione affidata nuovamente all’Amministratore Delegato ð ‘ð šð «ð ð ¨: “L’obiettivo è gettare le basi per fare bene, è un progetto pluriennale. Continueremo ad avere fame come diceva Peppe Caruso. La salvezza o la vittoria si ottengono attraverso la fame. Bisogna strutturarsi e lavorare, molti si aspetteranno nomi importanti ma un’azienda vincente non si costruisce con le figurine: ci vuole lavoro e una visione. I nostri dirigenti sanno di avere delle responsabilità ma sanno lavorare bene e noi abbiamo fiducia in loro.”

 
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