Disordini a Livorno per l’arrivo questa sera del leader della Lega Matteo Salvini per presentare il suo libro al teatro 4 Mori. Circa 300 manifestanti antifascisti livornesi hanno tentato di circondare l’edificio ma sono stati tenuti a debita distanza da un cordone di polizia e carabinieri. “Salvini stai attento, a Livorno il vento fischia ancora”, avverte uno striscione esposto da Azione Antifascista Livornese. Durante lo scontro con la polizia sono stati lanciati contro gli agenti petardi, fumogeni, uova, arance e perfino alcune bottiglie di vetro e infine anche una bomba carta.
Tanto caos fuori, tanta calma dentro il teatro, gremito di oltre 500 posti. Salvini, arrivato con leggero ritardo, ha detto ai giornalisti: “Livorno è una città aperta, curiosa, solidale. Quelli che lanciano le uova alla polizia e minacciano non sono livornesi come quelli che oggi a Napoli hanno aggredito la polizia e contestato Vannacci”. “Mi dispiace che nel 2024 siano rimasti i veri fascisti. I fascisti rossi sono gli ultimi fascisti rimasti che vorrebbero impedire a qualcuno di presentare un libro, di parlare”. Già questa mattina il leader della Lega aveva ribadito che lui e il partito non si sarebbero lasciati intimorire nemmeno dopo l’episodio dell’abbattimento dei manifesti elettorali a Rosignano.
“In provincia di Livorno i soliti democratici su piatti alternati, tolleranti solo con chi la pensa come loro. Se pensano di intimidirci si sbagliano di grosso: la Lega non arretra di un centimetro”, ha postato. Questa sera è andato all’iniziativa in teatro e ha presentato il suo libro ‘Controvento’.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA