la progettazione è quasi ultimata, l’inizio dei lavori si avvicina – .

CARRARA – Il Museo del Marmo si prepara a cambiare pelle, se ne è parlato oggi nel corso della commissione Cultura presieduta da Gian Maria Nardi. Inizieranno nei prossimi mesi in Viale XX Settembre i lavori di riqualificazione e allestimento del Museo del Marmo. Gli interventi saranno realizzati dal Comune, in quanto proprietario delle collezioni civiche, insieme alla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, proprietaria dell’immobile, sulla base del protocollo d’intesa siglato nel febbraio 2023. La progettazione di il nuovo Museo del Marmo è stato commissionato dagli studi di ingegneria Opera dell’ingegnere Davide De Carli e dell’architetto Paolo Camaiora insieme ai rispettivi collaboratori.

I primi lavori da avviare riguarderanno l’edificio che ospita il museo dove si procederà con: nuova impermeabilizzazione del tetto; verifica e ripristino totale dei pannelli fotovoltaici; realizzazione di un nuovo impianto elettrico; demolizione di materiali interni non ignifughi; rivisitazione delle vie di fuga e di fuga. Ad oggi Studio Opera Engineering ha già realizzato e consegnato il certificato di prevenzione incendi al comando provinciale dei vigili del fuoco e il cantiere dovrebbe essere aperto a breve.

Subito dopo sarà la volta di iniziare i lavori dell’area esterna del museo per i quali l’architetto Camaiora ha curato la progettazione di una riqualificazione complessiva comprendente nuovi percorsi, un nuovo impianto elettrico esterno e un nuovo impianto di illuminazione. Anche in questo caso il progetto esecutivo è già stato consegnato e si attende solo gli ultimi passaggi necessari per avviare i lavori.

Parallelamente agli interventi strutturali è stata avviata la fase 2 della progettazione del nuovo allestimento museale, affidata all’architetto Camaiora. Si è da poco conclusa la fase 1 dell’incarico che prevede: il rilievo degli spazi espositivi interni, la mappatura delle opere, le integrazioni e tutte le possibili problematiche. La fase 2 sarà realizzata in sinergia e in attività coordinata con il direttore del museo, Stefano Genovesi, che ha elaborato la proposta per il nuovo allestimento, e con la supervisione della Soprintendenza di Lucca.

“La macchina che ci condurrà al nuovo Museo del Marmo è in moto. Nei prossimi mesi le opere esposte nelle sale del Museo del Marmo verranno trasferite, consentendo così l’avvio dei lavori di ristrutturazione – spiega l’assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Il 25 maggio verrà inaugurata al CARMI ‘Romana Marmora’. Storie di imperatori, dei e cavatori’, la mostra dedicata alla cava romana di Fossacava. La mostra, che chiuderà a gennaio 2025, ci introdurrà nell’anno in cui è prevista la riapertura al pubblico del Museo del Marmo”.

“In attesa del progetto di musealizzazione, che viene elaborato in sinergia con la direzione del museo, sono previsti una serie di interventi volti all’eliminazione delle superfetazioni esistenti e ove possibile al ripristino di alcune aperture, un nuovo sistema di illuminazione basato sulla nuova disposizione dei reperti, nuove colori delle superfici, nuovi allestimenti, un allestimento nuovo ed efficace e un percorso filologico e cronologico ben preciso – sottolinea l’architetto Paolo Camaiora -. Un museo che diventa parte attiva e viva della città, che è aperto tutto l’anno e che vive autogenerandosi ogni giorno con iniziative culturali ed eventi legati alla pietra naturale, al mondo che la circonda e che ha reso il marmo, da più di duemila anni, testimonianza perenne della vita e dell’operosità dell’uomo e della città”.

“Il museo – aggiunge il direttore Stefano Genovesi, che non ha potuto partecipare alla commissione – si concentrerà su un’area espositiva, che racconterà la storia dell’escavazione del marmo dalle origini fino ai secoli passati, sulla biblioteca del marmo, uno dei più completi al mondo, su un padiglione multimediale, in cui le tante storie raccolte verranno raccontate in modo interattivo e coinvolgente, e su spazi dedicati a mostre temporanee dedicate all’attuale lavorazione del marmo, che collegheranno così il percorso archeologico e storia storica all’esperienza attuale del visitatore. Il museo, geograficamente collocato tra la città e la costa, costituirà per i turisti la porta privilegiata sulla storia del territorio, mentre ai carraresi verrà restituito uno spazio cittadino di cui condividere, in una veste rinnovata e moderna , un patrimonio culturale unico”.

 
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