Il Taranto culla il sogno della Serie B a 31 anni dall’ultima volta – .

Il Taranto culla il sogno della Serie B a 31 anni dall’ultima volta – .
Il Taranto culla il sogno della Serie B a 31 anni dall’ultima volta – .

Per trentuno anni il Tarantino manca dal campionato Serie B e dalla stagione 2011-2012 non c’è più stata alcuna possibilità di ritornare in quella categoria che da tempo rappresenta una parte importante della sua storia. Ora l’occasione è arrivata, forse inaspettata, ma non per questo meno entusiasmante: anzi, la squadra rossoblù ha meritato sul campo i playoff, dove ha segnato 69 punti, con una cavalcata pazzesca, alimentata da una tifoseria impagabile, e frutto del lavoro di il tecnico e il suo staff. A proposito di punti in classifica, però, la nota dolente: la penalità di quattro punti su cui pende il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni, atteso oggi.

In ogni caso la vicenda non ha intaccato minimamente il valore di quanto fatto in campo dai ragazzi Eziolino Capuano, straordinari dal punto di vista dell’impegno, dell’attaccamento alla maglia, della voglia di superarsi. I tifosi, intanto, sognano l’impresa, stretti attorno all’allenatore che ha conquistato davvero tutti. E non vede l’ora di vedere le sfide che potrebbero rappresentare un traguardo tanto atteso.

Le voci

«Bisogna fare una statua d’oro di Capuano e dei ragazzi. Capuano. La cosa che mi ha stupito è la prestazione atletica del Taranto, complimenti ai preparatori, non abbiamo mai visto un calo in tutto il campionato: secondo me è una freccia in più al nostro arco per questi playoff”, dice Pino Merico, un giocatore molto bravo noto pediatra della città e storico tifoso tarantino. «Il sogno di tutti i tarantini è quello di andare in Serie B, magari come fece lo scorso anno il Lecco, partendo in sordina. Ci sarà un pubblico per le occasioni speciali. Devo dire un grazie di cuore a questi giocatori e a Capuano, a prescindere da come andrà a finire, anche per come hanno reagito al pugno in faccia del rigore. Stiamo vivendo un sogno, speriamo che si realizzi”, insiste Merico. Parole, analisi e sensazioni che trovano anche altre conferme tra i tifosi. «È stata una stagione in crescita grazie a questa sinergia che si è creata tra il gruppo e i tifosi. Le premesse per i playoff sono buone: ovviamente i playoff sono un lotteria, ma siamo una squadra robusta, preparata dal punto di vista fisico e tattico, con una condizione mentale notevole”, aggiunge l’avvocato Luca Balistreri, che non posso Non soffermarmi sulla storia della penalizzazione. «Nel campo della giustizia sportiva una sentenza di primo grado rappresenta spesso un peso difficilmente superabile. Tuttavia a mio avviso gli argomenti che sono stati evidenziati potrebbero almeno dare un paio di punti a Taranto, lo spero da tifoso, ma da giurista non posso fare a meno di ricordare anche la compiacente sentenza di secondo grado, motivo per cui è difficile perché ci sia un’inversione di rotta”. Balistreri, sempre presente allo stadio, sintetizza la stagione rossoblu in una espressione: «Credo che il Taranto sia, come disse il Poeta, “ben resistente ai colpi della fortuna”: sono riusciti a vincere l’ostilità nei nostri confronti. Questi ragazzi meritano la nostra fiducia: sono fiducioso, senza facili entusiasmi, in un risultato positivamente inaspettato”. Si avvicinano i playoff, sale la febbre del tifo, «e per uno come me che resta un grande tifoso del Tarantino è una bella attesa. Le aspettative crescono, venendo da una stagione in cui sinceramente all’inizio non credo che molti si aspettassero di arrivare a questa posizione. Come dice Capuano in campo siamo arrivati ​​secondi, e a lui va il merito del grande lavoro svolto. A lui va il merito di aver detto ad inizio stagione che il Taranto sarebbe arrivato ai playoff, lo ha fatto da secondo con grandissimo merito. Speriamo che questa tornata vada diversamente”, dice Salvatore Cafiero di Confcommercio. Di gruppo unito parla anche Rodolfo de Molfetta, presidente dell’APS “Taras 706 a.C.”. «Questo gruppo mi ricorda quello di Dionigi. Meritiamo davvero il secondo posto, ma ora anche tutti noi tifosi dobbiamo essere uniti, perché questi ragazzi lo meritano. Va riconosciuto a Capuano ma anche al suo staff, perché dal loro lavoro in formazione dipende la solidità del gruppo. Giochiamocelo, tutti insieme.”
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