c’è il rischio di chiudere il locale – .

PALAZZO SPADA Bomba sulla movida. L’amministrazione Bandecchi introduce la norma “Se violi le norme sull’erogazione della musica chiudo il locale”….

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PALAZZO SPADA

Bomba sulla movida. L’amministrazione Bandecchi introduce la norma “Chiudo il locale se violi le norme sull’erogazione della musica”. Dal venerdì alla domenica se tutto va bene, altrimenti per 15 giorni. Un fulmine a ciel sereno per i titolari dei pubblici esercizi, che non hanno capito cosa potrà capitargli da qui in poi: «Stiamo cercando di interpretare i cambiamenti». “E dobbiamo studiarle attentamente, visto che sono già in vigore” – sottolineano due soci di un bar del centro, che hanno saputo della nuova ordinanza per puro caso. La maggior parte degli imprenditori non era a conoscenza degli aggiornamenti. I più fortunati sono stati raggiunti dall’invito a leggere un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Confartigianato Imprese Terni, ma nel tardo pomeriggio. L’associazione di categoria non ha potuto informare in tempo i propri iscritti perché non c’è stata alcuna consultazione con Palazzo Spada. Le cose sono andate così: ieri il sindaco ha emesso un provvedimento e ieri le associazioni datoriali lo hanno recuperato dal sito del Comune, lo hanno confrontato con quello precedente e hanno fatto una prima sintesi. Confartigianato non ha esitato a giustificare il ritardo nella comunicazione ai propri associati: «Il Comune di Terni ha emesso un’ordinanza senza consultazione quindi riportiamo di seguito quanto possiamo dedurre dal testo già in vigore». I cambiamenti non sono molti. L’amministrazione comunale si adegua al nuovo quadro normativo per l’utilizzo di apparecchi e sistemi di diffusione sonora negli esercizi pubblici e durante lo svolgimento di spettacoli, replicando in gran parte quanto disciplinato nel 2011 dal sindaco Di Girolamo. Ma introduce sanzioni e chiusure severe. È prevista una multa per chi pubblicizza (anche sui social) un evento musicale organizzato nel proprio locale (da 50 a 150 euro) e si rischia la sospensione dell’attività fino a 15 giorni in caso di ripetute violazioni delle norme. gli orari di apertura. . Un esempio: poter usufruire della musica riprodotta fino a mezzanotte, se si supera anche solo 10 minuti si applica la multa, se si trasgredisce altre due volte nell’arco di 180 giorni il locale verrà chiuso per due settimane. «Si precisa che la nuova norma, essendo stata emanata con ordinanza, è immediatamente esecutiva – avverte Confartigianato – si raccomanda pertanto la più rigorosa osservanza dei divieti, considerato l’inasprimento delle sanzioni».
L’invito è anche a verificare la data della “valutazione di impatto acustico” che ogni operatore deve tenere a portata di mano: «Vanno rinnovate se rilasciate prima del 2017». È ovvio (lo dice la legge) che chi firma il rinnovo deve essere un tecnico ambientale iscritto all’elenco nazionale dell’Enteca, quindi bar e ristoranti si ritroveranno a spendere 700 euro per aggiornare le pratiche. È invece espressamente vietata la pratica di utilizzare apparecchi fissi per diffondere musica di intrattenimento all’esterno dei locali. Niente altoparlanti, solo strumenti che hanno la caratteristica di limitare la diffusione del suono nelle zone circostanti, per il resto bene. E con tre sanzioni finisce.

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Il Messaggero

 
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