Nuovi elementi potrebbero scagionare Sohaib Teima dall’accusa dell’omicidio di Auriane a La Salle – .

Intanto la Corte d’appello di Grenoble ha concesso l’estradizione in Italia del 21enne fermano di origini egiziane sospettato dell’omicidio della compagna Auriane Nathalie Laisne.

I suoi avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra hanno confermato l’estradizione. Come si ricorderà, secondo gli investigatori, tra il 26 e il 27 marzo Sohaib uccise Auriane il cui corpo fu ritrovato in una chiesa in rovina a La Salle il 5 aprile.
Ma il giovane italo-egiziano è davvero responsabile dell’assassinio?
Nuovi elementi sarebbero emersi nel corso delle indagini: sembra che un testimone avrebbe visto i due giovani parlare con un’altra coppia probabilmente originaria dell’Est Europa a La Salle. Le quattro persone sarebbero state viste una prima volta nel paese valdostano e poi dopo qualche ora ancora insieme ma senza la presenza di Sohaib Teima.
Se la testimonianza venisse confermata e quindi ritenuta attendibile e veritiera, si aprirebbe un nuovo scenario riguardo al delitto di sangue.
Il ragazzo originariamente ritenuto responsabile della morte di Auriane non sarebbe più l’unico sospettato anche perché la presenza degli altri due soggetti nella località del delitto sarebbe confermata anche dai messaggi rinvenuti sulle email e sui whatsapp da cui sembrerebbe che sia stata Auriane a chiedergli di andare con lei in Val d’Aosta.
Se così fosse, con ogni probabilità, la vittima sapeva di dover incontrare quelle persone che magari conosceva per motivi di lavoro.
Sono, in sostanza, questi i motivi per cui gli inquirenti stanno approfondendo le ricerche sulla vita lavorativa della ragazza che quindi, forse, non aveva paura di Sohaib, ma forse di qualcun altro.
Oggi è prevista presso il tribunale di Grenoble l’udienza per il reato di abusi familiari contro la ragazza.

 
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