Intervenendo ai microfoni di Nuovo Punto Radio, Gaetano D’Agostino, allenatore ed ex giocatore dell’Udinese, parla così del Napoli, che si appresta a chiudere una stagione decisamente deludente: “Per l’Udinese sarà una partita molto delicata, c’è in gioco la salvezza e avrà il coltello tra i denti. Il Napoli visto contro la Roma fa paura, è una squadra che può battere chiunque. Purtroppo sono stati sfortunati. A Udine c’è grande paura, questo vortice è una novità per la squadra e per l’ambiente: ora bisogna preoccuparsi. Quest’anno il Napoli ha sofferto tanti problemi di comunicazione. Hanno vissuto tutta la stagione con l’alibi dello sportivo: i giocatori percepiscono quando la colpa è del presidente o dell’allenatore, poi il senso di credito che hanno ancora nei confronti della squadra per lo scudetto.
Al Napoli è mancata la vena, oltre a commettere errori clamorosi nella gestione del gruppo. I giocatori hanno le loro responsabilità, perché non sono mai stati capaci di unirsi e di unirsi. Sono stati presi esempi sbagliati, tra nervosismo e mandati al diavolo gli allenatori. Sono innamorato del gioco di Spalletti, ma vedere quest’anno la squadra ridotta così mi ha fatto davvero male. Poi anche la scelta degli allenatori, non sono nemmeno d’accordo con l’assunzione di un allenatore con doppio ruolo. Serviva qualcuno capace di pensare al Napoli 20 ore al giorno, come faceva Spalletti. Ora resta solo l’Europa League, ma paradossalmente sarebbe meglio ripartire l’anno prossimo senza coppe. Cannavaro? Gli auguro la salvezza, è un grande allenatore e un grande uomo. Lo dimostrerà in questi ultimi giorni”.
